Su facebook una pagina dedicata a Matteo Messina Denaro tra fan e insulti

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Su facebook un profilo che inneggia al superlatitante Matteo Messina Denaro

Il sindaco di Castelvetrano commenta il profilo dal titolo “Matteo Messina Denaro, l’ultimo Padrino di Cosa Nostra” che inneggia al superlatitante Matteo Messina Denaro con queste parole: “sconcerto, indignazione e tristezza”. Il profilo è stato aperto nel 2012 ed è attualmente seguito da 1.265 persone, vengono postati link ad articoli che raccontano le ultime operazioni contro Cosa nostra, ma anche gli attentati di Parigi, oltre a un riferimento alle condizioni di salute di Totò Riina con tanto di dedica “Un abbraccio di cuore al mio ‘Padrino'” firmato Matteo Messina Denaro. Tanti i post e i commenti presenti nella pagina, tra questi c’è chi scrive: “Padrino siete un grande e io ho sparato i fuochi in vostro onore. Un abbraccio e buon 2016 e libertà assoluta e per sempre“. Qualcun altro aggiunge: “Caro padrino, io ho un enorme rispetto per voi e una Grande stima mi sarebbe fatto piacere di incontrarla di persona ma le auguro tantissimi auguri a voi e fate in modo di non farvi prendere la vostra cattura sarebbe un Grande dolore per noi che la vogliamo bene”. “Questa pagina è un’indecenza, un’offesa alla memoria di tutti quei servitori dello Stato che hanno perso la vita per difendere i cittadini onesti e liberare la nostra terra dal cancro mafioso – scrive un cittadino indignato – ma state sereni, la cattura di Messina Denaro sarà solo questione di tempo. Lo Stato vincerà sempre!”. Durissimo il commento del sindaco di Castelvetrano: “Un manipolo di disadattati, non sono secondo me semplici idioti, non può costringere una comunità sana a dovere replicare a tali nefandezze – dice – faccio veramente fatica, prima da cittadino, poi da sindaco a comprendere come si possa inneggiare ad un criminale. Ma cosa ancor più grave come si fa ancora a poter ritenere che la mafia sia una risorsa per un territorio che è stato, invero, dalla stessa sempre saccheggiato e mortificato”. L’auspicio del primo cittadino è che forze di polizia e magistratura inquirente possano “presto fare luce sull’ennesimo tentativo volto a mortificare quanti quotidianamente si spendono per l’affermazione della cultura della legalità”.

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