Sanità in Calabria: “la guerra dei poveri”

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infermieri“In questi giorni, in Calabria, si sta combattendo una guerra che vede contrapposti infermieri “in prestito” alle strutture sanitarie del centro-nord ed un altro gruppo di infermieri idonei appartenenti ad una vecchia graduatoria concorsuale del 2009 e mantenuta ancora valida fino al prossimo gennaio dal D.L. 101/03”. Lo afferma in una nota il Movimento Mobilisti Attivi.
“Le strade di questi due gruppi di professionisti sembravano scorrere veloci ed in maniera parallela, in quanto parte degli idonei del 2009 vennero assunti e lavorano tutt’ora a tempo indeterminato presso varie strutture calabresi, mentre l’altro gruppo di infermieri aveva partecipato a due avvisi di mobilità banditi lo scorso anno presso le aziende sanitarie di Reggio Calabria e Cosenza; mentre l’azienda di Cosenza era riuscita a pubblicare la graduatoria e ad assumere alcuni vincitori, quella di Reggio si vide negare questa possibilità.
La situazione di stallo che si è creata e che permane tutt’ora, scaturisce da un ricorso presentato ai T.A.R. da parte degli idonei del 2009 nei confronti delle due aziende ospedaliere che bandirono gli avvisi di mobilità, autorizzati comunque precedentemente dal Commissario alla sanità calabrese, asserendo l’obbligo di smaltimento della graduatoria attiva prima di ogni altro bando. Questo ricorso ha causato: l’annullamento della graduatoria di mobilità dell’A.O. di Cosenza e la sospensione momentanea, in attesa del giudizio del T.A.R. che avverrà giorno 14 febbraio prossimo, dell’avviso di mobilità, già espletato ed in attesa di pubblicazione della graduatoria, da parte dell’A.O. di Reggio Calabria. Attualmente il gruppo di infermieri delle mobilità, rappresentato legalmente dagli Avv.ti A.Cardone e A.Barbera è intento a preparare la difesa, insieme all’A.O. di Reggio Calabria per la prossima udienza, asserendo la precedenza della mobilità rispetto alle graduatorie concorsuali. Ma come se non ci fosse abbastanza confusione, nelle ultime settimane è stata pubblicata una delibera da parte dell’A.O. Pugliese-Ciaccio autorizzante un maxi concorso per C.P.S. Infermieri di 300 posti, cosa che va già contro la legge vista l’attuale assenza di una mobilità pre-concorsuale; inutile dire che sia gli infermieri calabresi fuori regione, sia gli idonei del 2009 sono già pronti ad impugnare l’eventuale bando qualora venisse pubblicato”.

sala operatoria“Appare logico come tutta questa situazione, stia danneggiando, più che gli infermieri calabresi, la sanità calabrese in generale e soprattutto gli assistiti, in quanto le strutture sanitarie calabresi, da anni sotto organico infermieristico, non possono garantire i livelli essenziali di assistenza, in quanto questa situazione di stallo non permette il ricambio di personale ed ancor più l’inserimento di personale infermieristico mancante, costringendo il personale già presente in ospedale a turni massacranti provocando uno stress psico-fisico che inficia per forza di cose la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti.
Per quanto riguarda il discorso mobilità, il blocco di questa, priva le aziende sanitarie calabresi della possibilità di dotarsi di professionisti altamente qualificati che hanno acquisito elevata esperienza presso altre strutture italiane e che, oltretutto, moralmente, meriterebbero l’opportunità di tornare nella propria terra natale per contribuire a migliorare la qualità sanitaria offerta ai propri concittadini. Rimaniamo in attesa di risposte da chi di dovere”.

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