Reggio, TIR al porto: sta passando il progetto bocciato nel 2013 da Scopelliti e Arena

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porto di reggio calabria

Il progetto della Caronte & Tourist al vaglio del Ministero dell’Ambiente da circa tre mesi per realizzare al porto di Reggio un nuovo approdo per il traghettamento con la Sicilia era già stato bocciato nel 2013 dall’Amministrazione Regionale guidata da Scopelliti, con assessore Arena. Era infatti il 27 giugno 2013 e Arena, tramite una nota ufficiale dell’Assessorato Regionale, dichiarava testualmente: “Ho sempre manifestato, in più occasioni e contesti, la mia contrarietà fondata sulla consapevolezza che il trasferimento da Villa San Giovanni a Reggio Calabria del traghettamento dei mezzi pesanti, anche se solo nelle ore notturne, sarebbe un’ipotesi insostenibile per la nostra città; un’eventualità da scongiurare sotto diversi profili. Innanzitutto l’impatto ambientale su un sito di grande pregio e ad alta vocazione turistica, qual è l’area di Pentimele, sarebbe devastante. Ne deriverebbe un forte degrado sia dell’ambiente marino, determinato dal flusso continuo di navi, che delle aree limitrofe, per l’inquinamento atmosferico ed acustico conseguente al transito dei mezzi pesanti. Ciò avrebbe inoltre ripercussioni su una vasta area a nord della città, con un peggioramento generale della qualità della vita dei residenti. A tali pesanti penalizzazioni si aggiungerebbe quella conseguente alla compromissione della possibilità di valorizzazione di una grande risorsa inespressa, quale è il porto di Reggio, che necessiterebbe invece di una robusta ristrutturazione, atta a favorire lo sviluppo delle attività diportistiche e a realizzare  un incremento del traffico croceristico. Ultimo, ma non per importanza, il problema  rappresentato dal rischio per la sicurezza dei trasporti viari, dal momento che le arterie non sono adeguate a sopportare un traffico così gravoso. In particolare, si fa osservare che l’elevata pendenza e la limitata larghezza delle carreggiate del raccordo Reggio-Porto determinerebbero un grosso pericolo per la sicurezza di uomini e mezzi. Tuttavia ritengo che, trattandosi di un tema estremamente delicato, sia opportuno fare maggiore chiarezza sulla vicenda, al fine di valutarne più a fondo tutte le implicazioni. La prospettiva del gommato pesante su Reggio trae origine da un’istanza avanzata formalmente alla Capitaneria di porto dalla Caronte & Tourist S.P.A., tendente ad ottenere la concessione di un’area su cui realizzare ‘un sistema di approdo per il collegamento marittimo Reggio Calabria/Messina’. A tal fine, e ritengo doveroso evidenziarlo, la Caronte & Tourist, società solida che dà lavoro a centinaia di persone,  ha attivato le procedure che regolano la materia in conseguenza di una legittima strategia aziendale, chiaramente finalizzata al contenimento dei costi ed allo sviluppo della propria attività d’impresa. La Capitaneria di porto di Reggio Calabria ha, nel rispetto delle norme, successivamente proceduto a dare evidenza pubblica della richiesta di concessione demaniale, sia sulla G.U. dell’ Unione europea, sia attraverso la pubblicazione a mezzo stampa dell’avviso, affinché chi ne abbia interesse possa formalizzare le proprie osservazioni, avanzare proposte analoghe o intraprendere azioni a tutela di eventuali diritti. Il tutto entro il termine di 50 giorni, così come previsto dalla legge. In detto lasso di tempo, tutte le istituzioni e le associazioni devono formalizzare le loro osservazioni e doglianze attraverso atti formali, secondo la normativa vigente. Ad  oggi solo il Governatore Scopelliti ha assunto formalmente  la propria posizione in una nota indirizzata al Prefetto di Reggio Calabria. Pertanto le istituzioni e le associazioni, comprese quelle che lo hanno già fatto a mezzo stampa, procedano conseguenzialmente. La nostra bella città ha storicamente subito scelte sbagliate imposte dall’alto, nell’assoluta indifferenza e disinteressamento dei più. Il mio auspicio è  che questa volta ciò non accada e, al di là  dei proclami, ognuno per il proprio ruolo e per la propria parte, si assuma le conseguenti responsabilità, agendo fattivamente per la tutela di Reggio“.

Proprio Scopelliti ha poi bocciato quel progetto di cui non si è fatto niente. Oggi, con differenti condizioni politiche, la Caronte ci riprova. E stavolta il progetto sembra trovare terreno fertile nel Pd che governa a tutti i livelli la città di Reggio, la Regione Calabria e il governo nazionale. Ecco perchè l’invasione dei tir a Reggio è un rischio sempre più concreto per la città.

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