Reggio, Latella: “strategia sui beni confiscati fondamentale per il rilancio della legalità”

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“Nel corso della cerimonia di consegna dei beni confiscati alla criminalità organizzata nei locali dell’Hotel Miramare di Reggio Calabria, il Sindaco Falcomatà ha ribadito l’orientamento dell’Amministrazione Comunale di realizzare, nella città di Reggio Calabria, una nuova cultura della legalità, della tolleranza e della democrazia con l’obiettivo di lottare la presenza pervasiva del fenomeno malavitoso che ha pesantemente condizionato e compromesso lo sviluppo civile, sociale ed economico dell’intera comunità. Il Sindaco Falcomatà nel corso del suo intervento, ha anche sottolineato la ferma volontà di stabilire con i cittadini un rapporto di dialogo e di collaborazione, che durante la gestione commissariale si era praticamente interrotto, poiché attraverso un agire istituzionale omogeneo, partecipato e fondato sul rispetto scrupoloso delle regole democratiche, si può costruire un futuro radioso per la città metropolitana”, scrive in una nota Giovanni Latella Capogruppo “La Svolta”. “Sappiamo che l’obiettivo principale delle organizzazioni malavitose è quello di acquisire in modo diretto o indiretto la gestione e il controllo delle attività economiche e di condizionare pesantemente l’attività amministrativa facendo uso della violenza e della sopraffazione. L’introduzione –prosegue–  nel nostro ordinamento giuridico, di misure mirate ad aggredire il patrimonio e le ricchezze illecitamente accumulate dalla malavita organizzata, rappresenta senza dubbio una strategia vincente perché priva le mafie di quegli elementi indispensabili ad esercitare ed esibire il loro potere. Un percorso che a Reggio Calabria diventa fondamentale per il rilancio della legalità e della giustizia sociale. Questo importante strumento legislativo non solo ha la funzione di sottrarre ricchezza alle organizzazioni criminali, ma, al tempo stesso, ha la funzione di trasmettere ai cittadini il messaggio chiaro che lo Stato ha piena consapevolezza del pericolo rappresentato dalle associazioni malavitose e che la sua azione di lotta e di contrasto è ferma, decisa e concreta. Si tratta di una efficace strategia di lotta perché contribuisce ad indebolire anche quella rete di relazioni che consentono alle organizzazioni criminali di relazionarsi, incunearsi e interagire con il contesto economico. Siamo convinti che attraverso la restituzione alla comunità dei beni sottratti alla criminalità organizzata, si possono creare non solo importanti condizioni di sviluppo e di crescita civile, sociale ed economica del territorio, ma questa lotta, caratterizzandosi come un indicatore di crescita della comunità in alternativa alle pratiche e alle regole mafiose, acquista pure un profondo e significativo valore pedagogico perché trasmette nei cittadini la consapevolezza che lo Stato di diritto è più forte rispetto ai sistemi perversi che l’antistato vorrebbe affermare. Dobbiamo ammettere – aggiunge– che l’attività investigativa e repressiva condotta sia dalla magistratura sia dalle forze dell’ordine, anche se necessaria e importante, non è però sufficiente a sconfiggere la criminalità organizzata. A questa azione di contrasto bisogna necessariamente affiancare strategie e percorsi di prevenzione in grado di sviluppare, soprattutto tra i ragazzi delle scuole, una nuova cultura della legalità. La mafia, diceva il magistrato Caponnetto, teme più la scuola anziché la giustizia. Per questo l’Amministrazione Comunale, attraverso il coinvolgimento dell’Università Mediterranea, delle agenzie educative e delle associazioni culturali e sportive presenti nel territorio comunale, ha predisposto la realizzazione di importanti e concrete iniziative e progetti funzionali alla diffusione della nuova cultura della legalità che il Sindaco Falcomatà ha promosso nella nostra città”, conclude.

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