Reggio, Caracciolo: “la tassa di soggiorno in assenza di programmazione. Una storia tutta nostrana”

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palazzo san giorgio1“La vicenda della tassa di soggiorno a Reggio Calabria mostra l’inefficienza di una amministrazione volta solo al sostegno di campagne pubblicitarie disarticolate e carenti di progettualità, che non apportano alcun beneficio reale al territorio reggino.  Ed infatti accadeva che nel bel mezzo di agosto dello scorso anno anziché pensare ad una politica tesa al rilancio della Città anche in senso turistico si approvasse tout court l’istituzione della tassa di soggiorno con entrata in vigore dal  primo gennaio 2016 e con l’approvazione delle tariffe di fine dicembre. Questo provvedimento, criticato sin dalla sua istituzione perché non calibrato ai servizi che offre la Città, è la dimostrazione della mancanza assoluta di comunicazione con gli esercenti di strutture ricettive come alberghi e b&b. Ad oggi, infatti, nonostante sia trascorso tutto il mese di gennaio, alcuna notizia è stata fornita circa le modalità di riscossione e attuazione della tassa, con evidenti ricadute sul bilancio comunale”, scrive in una nota Mary Caracciolo, consigliere comunale di Forza Italia. “Dunque, l’unico provvedimento che il Comune riesce ad individuare al fine della “promozione” turistica è l’istituzione di una nuova tassa (senza neanche tra l’altro completarne l’iter propedeutico all’attuazione!), con un importo economico pari a quello di città come Alberobello, Pisa, Rimini, Ischia, Sorrento, Lago di Garda, con cui purtroppo non possiamo certamente confrontarci in termini di turismo. Ed inoltre, il Comune non si è minimamente interessato ad alcun piano programmatico della futura stagione estiva, al fine di attrarre realmente i turisti: non un minimo contatto con tour operator che consenta di evitare il flop della scorsa stagione. L’assessorato preposto – prosegue– non partecipa ad alcuna fiera o manifestazione internazionale del turismo, come ad esempio il bit di Milano. Si potrebbe pensare che il Comune stia cercando di risanare i servizi essenziali, ma è evidente per chi vive la Città tra buche, disservizi e un verde di cui forse è rimasto solo il colore che ciò non stia avvenendo. È inutile utilizzare la visione turistica di Reggio Calabria solo ed esclusivamente come ennesimo spot, senza contenuti pregnanti che possano portare all’incremento dell’incoming sulla città. Le strutture ricettive nel mese di dicembre e gennaio hanno avuto un tasso di occupazione ricettiva da minimi storici pari circa al 20-25%. È evidente che urge un dialogo con i rappresentanti del settore, che consenta di individuare l’azione e di programmare il futuro di una Città, che deve esprimere il suo affascinante potenziale, per una concreta valorizzazione di tutto il territorio”, conclude

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