Presentato in anteprima nazionale a Noto (Sr) il disco “Sale” di Carlo Muratori

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Il pubblico delle grandi occasioni, l’atmosfera di grande effetto, la cornice suggestiva del teatro comunale “Tina di Lorenzo” di Noto, culla del barocco siciliano. E’ in questo contesto che ieri sera, in anteprima nazionale, il cantautore Carlo Muratori ha presentato il suo nuovo progetto discografico “Sale”. Un lavoro frutto di anni di studi e di ricerche che lo stesso autore ama definire semplicemente un’opera discografica e non “un’ultima fatica” e nemmeno una “sua creatura”. Le fatiche, così come ribadito ieri sera dal palco del prestigioso teatro, sono ben altre e di natura fisica come quella dei nostri contadini, mentre le creature, come ad esempio i figli, alla fine ti mandano a quel paese, mentre le opere discografiche, quindi le opere d’arte nel senso stretto del termine, no. Con questo delicato e profondo ultimo suo lavoro, Carlo Muratori torna con spiccata personalità e grande autorevolezza sulla scena della più ricercata musica d’autore riuscendo ancora una volta nel suo compito di artista, vale a dire quello di narrare i limiti e le potenzialità della Sicilia attraverso un percorso di originale scrittura ed elaborata esecuzione. Lo spettacolo d’anteprima nazionale del live tour si è snodato tenendo conto dei nuovi brani del disco che il pubblico ha particolarmente apprezzato, richiedendo persino l’esecuzione del brano “D’amor e di pazienza” per la terza volta. Una grande soddisfazione per l’artista che è stato impegnato quasi due anni nella stesura del progetto che non a caso si intitola “Sale”. E in fondo cosa è il sale? Una sostanza eterica come l’anima che non si vede ma che è possibile ricavare, dopo mesi di duro lavoro, dall’acqua del mare che bagna ed abbraccia la Sicilia. Un lavoro, quello del salinaro, che Carlo Muratori ha messo in evidenza ieri sera durante il suo concerto e che ha il grande pregio di fondere in un unico mestiere quello del contadino e quello del marinaio.

Il sale che purifica, che dà sapore alle pietanze, che conserva, che benedice e che scongiura. Questo è il sale raccontato da Carlo Muratori nel suo cd-book uscito in anteprima in Sicilia e a fine gennaio in tutta Italia per la Squilibri Editore. Una nuova e particolare versione del cd che non si limita soltanto alla proposizione di un supporto attraverso il quale ascoltare i brani ma che è essenzialmente anche un lavoro editoriale di grande pregio, con la progettazione grafica di Alina Catrinoiu, attraverso il quale è possibile conoscere ancora più approfonditamente e meglio la Sicilia e le storie dei suoi tanti personaggi. Una “musica da leggere” e non solo da ascoltare. Ma anche da vedere, come nel caso del videoclip realizzato a oltre 200 metri sottoterra, tra le miniere di sale di Realmonte. In “Sale” il cantautore siracusano affronta un progetto canzone di più ampio respiro, con degli arrangiamenti orchestrali del tutto innovativi e con una poetica straordinariamente attuale e moderna. Tutti i brani  del nuovo disco raccontano di una Sicilia assunta a metafora di una più generale condizione esistenziale in cui non vorremmo più apparire come figuranti in un presepe, immobili come statue di sale. La produzione artistica del disco è di Stefano Melone, già collaboratore di Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Tosca ed altri grandi interpreti della canzone italiana. Da segnalare in “Sale” la collaborazione avviata con Franco Battiato che insieme a Muratori all’interno del disco interpreta il brano “Povira patria”. Sul palco del teatro di Noto oltre a Carlo, voce e chitarra, ieri sera c’erano Marco Carnemolla voce e basso, Maria Teresa Arturia voce e fisarmonica, Massimo Genovese plettri, Francesco Bazzano batteria, Christian Bianca violino, Matteo Blundo viola, Stefania Cannata violoncello e Carmen Marino vocalist. Pierpaolo Latina e Salvo Carpanzano ingegneri del suono.

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