Messina, neonato morto in ospedale: arrivano le richieste di condanna

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Sette medici nel mirino dei pm: avrebbero prima sbagliato diagnosi e poi, con un intervento sciagurato, procurato una perforazione dell’intestino all’infante

La morte di Riccardo Alberto Caramella, il bambino di sette mesi deceduto in città sei anni addietro, ha portato stamane alla richiesta di condanna per sette medici impiegati fra Piemonte e Policlinico. Al bimbo, secondo le ricostruzioni dell’accusa basate sul referto dell’autopsia, non fu diagnosticata per tempo l’invaginazione intestinale. Di più: trasferito al Gaetano Martino, lo stesso fu vittima di un esame invasivo che gli cagionò la perforazione dell’intestino. Per questa ragione il pm ha chiesto 2 anni e mezzo di reclusione per i dottori Francesco La Rosa, Giovanna La Fauci, Rosaria Pino, Angelo D’Anieri, Daniela Prudente e Marje Dolores Merenda. Tre anni, sempre secondo l’accusa, dovrebbero essere scontati anche da Gianfranco Scalfari, medico dell’unità operativa di chirurgia pediatrica.

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