Messina, confermato lo sciopero dei servizi sociali

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Garantita la copertura dei servizi essenziali per non “gravare” sui già pesanti disagi dell’utenza. FP CGIL: “i lavoratori non possono pagare il “peso” di incompetenze altrui”

Fumata nera dall’incontro tenutosi questa sera tra la segretaria della FP CGIL, Clara Crocé, le Rsa della FP CGIL, il vice sindaco Signorino, il ragioniere generale Cama. Confermato infatti lo sciopero fissato per domani, a causa delle mancate rassicurazioni fornite ai dipendenti del terzo settore e ai rappresentanti sindacali riguardo il pagamento delle fatture alle cooperative e, di conseguenza degli stipendi arretrati ai lavoratori. Domattina di nuovo pronto allo sciopero il personale del servizio di assistenza domiciliare anziani (gestito dalla cooperativa Orsa Maggiore); del servizio di trasporto e assistenza disabili nelle scuole elementare, materne e medie di competenza del Comune (Progetto Via); i dipendenti dei Cag di Giostra e Bordonaro, (Azione Sociale); “Alcuni dipendenti sono in attesa dello stipendio di dicembre, altri novembre, altri ancora ottobre. Non è importante sapere chi aspetta quanto – ha evidenziato la Crocé – perché la gravità del fatto non cambia. I lavoratori devono avere garanzie e non elemosinare ciò che è un loro diritto. E’ impensabile che si debba continuare a sopravvivere perché in balia di un ente appaltante (il Comune), non in grado di liquidare le fatture nei tempi previsti, e un appaltatore (le cooperative), sprovviste della necessaria capacità economica per anticipare gli stipendi. Cama e Signorino hanno detto che i pagamenti verranno effettuati presumibilmente nella prima decade di febbraio, ma non sono queste scadenze di cui devono avere preoccupazione i dipendenti. Non siamo più disposti ad accettare che la gestione di un settore così importante e delicato avvenga senza alcuna contezza delle risorse finanziarie, perché ciò impedisce, anche al nuovo assessore, di poter tentare la strada di una programmazione organica. Chiediamo che la Giunta chiarisca cosa e quanto intende investire nel settore sociale, altrimenti non sarà possibile andare avanti”.

 

 

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