Messina, Accorinti sulla riforma dell’Authority: “il Ponte l’abbiamo fatto noi”

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Il sindaco si appropria del decreto Delrio e rispolvera la sua battaglia personale

Falcomatà-Accorinti (1)Il sindaco di Messina, Renato Accorinti, ha voluto rimarcare la propria soddisfazione per il risultato ottenuto nella costituzione di un’Autorità Portuale dello Stretto. La “Suez d’Italia è stata riunificata, con un ponte istituzionale, più solido e sensato di mille ponti di ferro. L’anomalia di due sponde cruciali divise a ogni livello è stata finalmente superata e c’è voluto lo sforzo di due anni di lavoro intenso di strategia e di condivisione” ha detto il sindaco.

Accorinti ha voluto ricordare le due lettere siglate dai sindaci dell’area dello Stretto, di novembre 2013 e quella più recente di dicembre 2015, il documento a firma dell’amministrazione comunale presentato nel luglio 2014 al Tavolo tecnico Ministeriale presso la Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali (in cui per la prima volta si chiedeva, nero su bianco, l’istituzione dell’Autorità dello Stretto) e lo studio, sviluppato a più mani, condiviso nell’agosto 2014 con numerose istituzioni, enti e sigle sindacali presso l’Ordine degli Architetti di Messina.

BALLOTTAGGI: ACCORINTI (NO PONTE) VINCE A MESSINAUn’Autorità dello Stretto che abbia funzioni di coordinamento delle azioni di programmazione, di controllo sulle opere infrastrutturali, di dialogo con gli operatori pubblici e privati del settore marittimo e della navigazione e di studio e valutazione dei dati trasportistici di attraversamento è la ricetta per superare l’impasse generata dall’impossibilità di coordinare le azioni delle due sponde. Una maggiore armonia di specializzazione delle attività produttive e commerciali, consentirà, rispetto alla paventata fusione con i porti di Augusta e Catania, di rilanciare la cantieristica messinese e di consolidare la posizione di vertice nel settori Autostrade del mare e crocieristico” rammenta il primo cittadino.

L’impegno non è certamente finito – conclude Accorinti – in quanto bisogna ora lavorare, tutti insieme, per l’organizzazione dell’Autorità dello Stretto che riconosca a Messina un naturale ruolo di primaria importanza strategica”.

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