L’Authority del Mare Tirreno Meridionale diventerà una realtà il 22 gennaio, LabDem: “i fatti ci danno ragione”

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L’Authority del Mare Tirreno Meridionale diventerà una realtà il 22 gennaio, quando il decreto attuativo sarà portato in Consiglio dei Ministri per l’approvazione. “Come LabDem abbiamo sempre sostenuto questa linea –commenta il responsabile provinciale Peppe Fera– e adesso i fatti ci danno ragione. Mettere a sistema i porti di Gioia Tauro, i due di Crotone, Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Messina, Tremestieri, Vibo Valentia e Reggio Calabria darà un impulso notevole all’economia. L’evento più significativo sarà comunque la realizzazione del porto container a Gioia Tauro. Un fattore che sposta verso la costa calabrese le prospettive di sviluppo dell’intera area –prosegue Fera- offrendo anche una opportunità di crescita a importanti tradizionali settori dell’economia messinese, alcuni dei quali sono in crisi anche per mancanza di adeguati spazi e strutture, a partire da cantieristica, degassifica e attività di navigazione. Infine, lo sviluppo intermodale delle attività portuali a Gioia Tauro sarà la grande occasione per riassegnare all’area quella funzione di organizzazione e controllo dei traffici navali lungo lo Stretto, che è stata la ragion d’essere di Messina e, in subordine, di Reggio Calabria”. “L’area vasta dello Stretto è fondamentale per il rilancio dell’economia -aggiunge Francesco Barbalace, coordinatore LabDem Sicilia. Tra porti, aeroporti e porzioni di autostrada rimodernate, mette insieme un sistema infrastrutturale importante e consente di pretendere molto altro, come un sistema ferroviario che parta da Gioia Tauro per trasportare merci nel resto d’Italia e in Europa”.

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