Il marocchino “foreign fighter” è indagato per i reati previsti dalla nuova legge antiterrorismo in vigore da aprile 2015
L’uomo era arrivato in Turchia lo scorso 10 luglio, dove è stato fermato dalle autorità per un controllo. Al termine degli accertamenti, le autorità turche, d’intesa con gli uomini dell’Antiterrorismo italiano, lo hanno respinto per motivi di “sicurezza pubblica” e lo hanno fatto rientrare in Italia. Era pronto a raggiungere gli scenari di guerra: è quanto emerge dalle indagini compiute dalla polizia e dalla Dda di Catanzaro. “Sono andato in Turchia solamente per pregare,” ha detto il marocchino Hamil Mehdi ai poliziotti di Cosenza al momento dell’arresto “Mi avevano già contestato di appartenere all’Isis ma io ho sempre negato. Ed anche ora ribadisco che non appartengo all’Isis. Sono andato in Turchia solamente per pregare“.