Operazione antibracconaggio nel Parco d’Aspromonte, una denuncia

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Operazione antibracconaggio portata a termine dagli Uomini del Corpo Forestale dello Stato di Bagaladi e di Gambarie all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Una persona indagata e sequestrato un fucile e munizionamento. Nell’espletamento di un servizio di controllo del territorio protetto, predisposto dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente in occasione delle festività natalizie e di fine anno, gli Agenti del C.F.S. in località Grecia in agro del Comune di Condofuri, si accorgevano di un autovettura Fiat Panda seminascosta dalla folta vegetazione. Insospettiti, effettuavano un accurata perlustrazione della zona durante la quale scorgevano una persona armata in chiaro atteggiamento di caccia. Una volta raggiunta veniva identificata in N.D. di anni 51 nato e residente a Reggio Calabria in possesso di regolare porto d’armi. Successivamente procedevano alla perquisizione personale del soggetto estesa all’autovettura ai sensi dell’art. 4 della legge 152/75 per accertare la presenza di altre armi. Come è noto la caccia e l’introduzione di armi è vietata in tutto il territorio del Parco Nazionale per cui il soggetto veniva deferito all’Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria ai sensi della Legge 157/92 (protezione della fauna selvatica)e della Legge 394/91 ( aree protette). Si procedeva quindi al sequestro del fucile da caccia sovrapposto calibro 8 e circa 100 cartucce.

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