‘Ndrangheta, il capo banda minacciava i clienti di un bar con la pistola

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Secondo gli inquirenti il capo della banda operante a Roma e provincia e legata alla ‘Ndrangheta del Reggino, colpita nell’operazione di stamattina effettuata dai carabinieri, aveva un comportamento mafioso e avrebbe più volte minacciato con la pistola dei romeni che frequentavano un bar di Guidonia (Roma) dove andava anche lui. Quando il proprietario del locale si e’ lamentato gli e’ stata spedita una busta con dentro un proiettile. L’organizzazione sgominata oggi su mandato della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Roma usava le armi per minacciare e intimidire debitori e rivali, hanno accertato gli investigatori. A Tivoli, vicino a Roma, nel garage di uno dei membri dell’organizzazione c’era l’arsenale. Sono stati sequestrati una pistola Browning calibro 6,35 ed un fucile calibro 12 a canne mozze, entrambi con la matricola abrasa. Un corriere dell’organizzazione e’ stato rapito, chiuso in un garage, picchiato e minacciato di morte perche’ accusato di essersi fatto portare via quattro chili di eroina durante il trasporto in Puglia per la cessione ad un gruppo di criminali albanesi. Per questo due degli arrestati nell’operazione dei carabinieri di Roma sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione: si tratta di un italiano e di un albanese.

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