Gli unici a manifestare scetticismo sui dati offerti dall’Amministrazione sono stati Antonella Russo, Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo. L’atto è stato approvato dopo sei ore di seduta: cambiate le casacche, gli interpreti hanno suonato lo stesso spartito
Renato Accorinti può tirare un sospiro di sollievo, almeno in teoria visto che uno dei soci occulti della maggioranza – l’Udc di Gianpiero D’Alia – ha disertato i lavori secondo le attese, a dispetto di quanto approvato negli ultimi due anni. Il nuovo mandato della forza centrista è chiaro: come ha sottolineato il presidente nazionale bisogna portare a termine questa legislatura “in tempi non rapidi ma ragionevoli“, stante l’inefficienza dell’Amministrazione cui si abbinano le vicende giudiziarie del Consiglio.
Non sono mancati i toni accesi e le recriminazioni, ivi considerata la scadenza inevasa del previsionale per l’anno in corso: un atto che Signorino aveva promesso di portare in aula per tempo e che, invece, non sarà presentato neppure entro il 31 dicembre. A tal proposito Giuseppe Santalco ha chiesto, ancora una volta, la testa del vice-sindaco, invocando la contestuale rimozione del Segretario Generale e del Ragioniere Generale. L’ex esponente del Pd è stato supportato dagli altri colleghi di partito, transitati anch’essi sotto la bandiera di Forza Italia: e se Paolo David, già capogruppo dei renziani ora ripresentatosi come berlusconiano, evidenzia il senso di responsabilità dei consiglieri nei confronti dei cittadini, Santi Zuccarello – che pure aveva contestato l’ala genovesiana dei dem, salvo seguirla nella svolta a destra – ha additato l’incapacità dell’Amministrazione, troppo intenta a bandire concorsi per dirigenti per presentare in tempo la documentazione contabile in sede istituzionale.