Messina, la cattiva scuola: il 50% delle strutture è fatiscente

StrettoWeb

La Cisl all’attacco: le assunzioni non bastano, il sistema non regge più

Un sindacato di prossimità, che non pensi solo ai bisogni dei lavoratori ma li interpreti anche come persone. Un’edilizia scolastica fatiscente che rischia di compromettere tutta l’opera quotidiana che la scuola porta avanti nei confronti delle nuove generazioni. Di questo si è discusso nel corso del Consiglio Generale della Cisl Scuola di Messina che si è tenuto questa mattina alla presenza del nuovo segretario generale regionale della Cisl Scuola, Francesca Bellia, e del segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese.

È stato il segretario provinciale della Cisl Scuola, Carmelo Cardillo, ad aprire i lavori evidenziando come «il sindacato debba spostare il baricentro della sua azione, dal centro alla periferia, essere presenti sui posti di lavoro e ragionare tutti insieme su un nuovo welfare diffuso». Ma Cardillo ha aperto anche un altro fronte di dibattito, quello dell’edilizia scolastica. «Il tema della sicurezza sollevato in questi giorni, è sacrosanto e deve tenere conto di molteplici fattori a cominciare dall’attuazione delle norme sulla sicurezza che non possono essere applicate a macchia di leopardo. Ci sono scuole nello stesso stabile trattate in modo diverso. Ribadisco, sicurezza soprattutto ma con giudizio».

«È un momento particolarmente delicato per il futuro della scuola – ha detto la segretaria regionale Francesca Belliasotto l’albero di Natale ha trovato tante assunzioni ma anche un sistema che non regge più perché questo Governo non sta ascoltando la voce della scuola. La gestione del sistema è diventata difficile, tanta gente che poteva essere assunta nella propria regione è stata costretta ad andare via. Non si è capito che l’organico di fatto poteva diventare anche organico di diritto. Serve spostare il dibattito adesso verso l’accordo quadro sulla contrattazione di secondo livello anche per la scuola e aprire il dialogo».

Ma Francesca Bellia ha parlato anche del grave quadro infrastrutturale in cui è costretta a muoversi la scuola siciliana. «Il territorio deve fare i conti con un’edilizia scolastica fatiscente, un problema che riguarda almeno il 50% degli istituti siciliani. Non esiste un piano sull’edilizia scolastica, esistono finanziamenti ma non sono efficaci a causa di una pesante burocratizzazione che deve essere snellita».

Durante il dibattito è stato sollevato il caso grave che sta vivendo la scuola nel Comune di Messina dove l’Amministrazione ha inviato una nota agli Istituti di propria competenza con l’invito a rimodulare l’attività scolastica affinché non si superi il tempo delle 100 presenze contemporanee prendendo anche in considerazione l’ipotesi di non accettare nuove iscrizioni.  «Una situazione gravissima – ha commentato il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – che significa compromettere le condizioni di vita degli alunni, dei lavoratori e delle famiglie. Addirittura si invita a non prendere le iscrizioni a scuola? Ma come si fa a dire una cosa del genere? Piuttosto si recuperino i fondi per avviare i lavori e rimettere a norma gli istituti scolastici». Un paradosso, tutto messinese, evidenziato nel corso dei lavori del Consiglio Generale è stato quello dell’Istituito Caio Duilio. «Al primo piano c’è la scuola elementare che non ha agibilità, al secondo piano c’è la scuola media che ha un’agibilità ridotta a circa la metà, al terzo piano l’Istituto Nautico ha piena abilità perché la Provincia ha certificato che non ha nessun problema strutturale. Come è mai possibile?»

Condividi