Messina, Gotha 5. Indagini concluse: 29 soggetti nel mirino della magistratura

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Così le cosche tirreniche si riorganizzavano in una fase di transizione: decisiva la cooperazione dei pentiti

Svolta nell’ambito dell’inchiesta sul Gotha 5. Il pm della Dda Angelo Cavallo, d’intesa col collega Vito Di Giorgio, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a ventinove soggetti: in un unico fascicolo, secondo quanto trapelato, sarebbero stati riuniti i tronconi dell’indagine per ricostruire i movimenti delle cosche tirreniche, nonché la regolamentazione delle varie attività criminali messe in opera dagli affiliati. Fra i protagonisti dell’inchiesta anche sei collaboratori di giustizia: Alessio Alesci, Salvatore Artino, Salvatore Campisi, Santo Gullo, Franco Munafò e Nunziato Siracusa. Proprio le loro testimonianze hanno concesso di ricostruire, pezzo dopo pezzo, l’ascesa delle giovani leve della malavita messinese: essi gestivano il mandamento in un periodo di transizione quanto mai delicato per la criminalità organizzata. Fra i soggetti coinvolti si segnala la presenza di due gruppi: il primo, quello di Nino Calderone, composto da Giovanni Pino, Filippo Munafò, Angelo Bucalo e Giuseppe Raffaele; ed il secondo, con al vertice Giuseppe Cammissa, composto da Sebastiano Torre e Orazio Salvo.

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