Messina, domani l’inaugurazione della mostra “Palazzo Ciampoli tra arte e storia”

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Si inaugura martedì 29 dicembre alle ore 17.30 la mostra Palazzo Ciampoli tra arte e storia. Testimonianze della cultura figurativa messinese dal XV al XVI secolo, sul patrimonio artistico della provincia di Messina legata alla grande produzione antonelliana. Con l’esposizione viene aperto al pubblico Palazzo Ciampoli dopo il recente restauro

Madonna-Castell'UrsinoA conclusione dei lavori di restauro di Palazzo Ciampoli, realizzati nell’ambito dei finanziamenti P.O. FESR 2007/2013 si restituisce alla pubblica fruizione l’edificio e per l’occasione viene inaugurata la mostra Palazzo Ciampoli tra arte e storia. Testimonianze della cultura figurativa siciliana dal XV al XVI secolo.

La cerimonia avrà inizio alle 17.30.

Inaugurano la manifestazione:

17.30 L’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Carlo Vermiglio

17.45 Il Vescovo di Acireale e Amministratore Apostolico di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela, S.E. Rev.ma Mons. Antonio Raspanti

17.55 Il Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Messina, Rocco Giovanni Scimone

18.00 Saluti del Sindaco di Taormina, Eligio Giardina

Intervengono:

18.05 Il Direttore dei Lavori di restauro di Palazzo Ciampoli, dirigente responsabile dell’U.O. 2 del Museo Regionale di Messina, Rosario Vilardo

18.10 La curatrice della mostra, dirigente responsabile dell’U.O. 9 della Soprintendenza di Messina, Grazia Musolino

Alle 18.20 è prevista la visita del palazzo e il giro inaugurale della mostra.

Palazzo Ciampoli tra arte e storia. Testimonianze della cultura figurativa messinese dal XV al XVI secolo, è stata pensata come esposizione che guiderà il visitatore tra le preziose sale del palazzo appena restaurato, attraverso un percorso diviso in sette sezioni che si snoda tra tempere, sculture, crocifissi e argenti provenienti dalle collezioni del Museo Regionale di Messina, la Curia Arcivescovile di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela, la Curia Vescovile di Patti, la Curia Arcivescovile di Siracusa, la Curia Vescovile di Acireale, il Museo Civico si Castello Ursino di Catania, il Comune di Mistretta, alcune collezioni private e il Museo dell’Opera del Duomo di Messina. La prima sala, sezione I, rappresenta la molteplicità degli orientamenti culturali messinesi prima dell’arrivo di Antonello;  la II sezione propone opere rappresentative della cultura messinese post-antonelliana e i parenti e i collaboratori della “Piccola scuola”, i seguaci più stretti di Antonello da Messina e gli eredi della bottega ufficialmente ereditata da Jacobello dopo la morte del padre, oltre alla bottega di Antonello de Saliba, attivo insieme al padre e al fratello Pietro, e  quella del cugino Salvo d’Antonio. La III sezione è dedicata alla figura di Salvo d’Antonio, nipote di Antonello, la produzione a Messina e la committenza; la sala è dominata dalla grande croce di Calatabiano; nella IV sezione viene proposta l’attività delle piccole ma numerose e interessanti botteghe e degli abili maestri e imprenditori che costellano il panorama messinese sviluppando il loro percorso parallelamente a quello delle imprese più prestigiose. Maestri come Giovannello d’Itala e Antonio Giuffrè sono autori delle opere della V sezione, esponenti del tardo filone degli epigoni di Antonello a Messina; la VI sezione procede con la cultura figurativa tra Quattro e Cinquecento, dalla tradizione antonelliana alla svolta moderna attraverso le opere di Alfonso Franco e Girolamo Alibrandi; infine la sezione VII attesta la diffusione dei modelli di Cesare da Sesto: accanto alle tavole la sala è impreziosita da due vetrine contenenti reliquiari e croci astili in argento provenienti dal Museo del Tesoro del Duomo messinese. Il catalogo è edito da Rubbettino editore.

La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00. Taormina, Palazzo Ciampoli.

 

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