“Lei corre, Sindaco?” “No” – “Allora si deve allenare”

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giusy versaceIeri, 3 dicembre 2015, a Reggio Calabria è stata una giornata surreale : in mattinata con la “nericata” etnea, che ha coperto tutta la città di cenere nera; in serata, nella splendida cornice del Teatro Cilea esaurito in ogni ordine di posti, con la magia di Giusy. Semplicemente emozione. Si racconta la bella e brava Giuseppina Versace, nata e cresciuta in quel di Reggio Calabria che adesso calca palcoscenici e campi sportivi in giro per il mondo; si racconta e ricorda quel tragico 22 agosto 2005, quando in un brutto incidente sulla Salerno- Reggio Calabria perde le gambe. Correva quel giorno Giusy per tornare nella sua città e continuerà ancora e sempre più a correre : perchè tra i dolori fisici indescrivibili e la disabilità trova il modo di reagire con determinazione, caparbietà, volontà di riappropiarsi della propria vita, che un brutto incidente aveva tentato di sopprimere. La ripresa non è per niente facile e ancora le tre magiche parole ” tacco, pianta e punta” ripetute fino allo spasimo dal suo terapista, le ronzano nelle orecchie, fino a che Giusy riprende la corsa, facendo l’impensabile. Corre, Giusy, corre, eccome corre !Da impegnata donna in carriera manageriale con importanti studi internazionali si cimenta adesso con successo nella corsa agonistica sulle piste di tutto il mondo; catturata da Milly Carlucci nella fortunata trasmissione “Ballando con le stelle” trova nel ballerino professionista Raimondo Todaro il partner ideale che le fa acquistare agilità e sicurezza a tal punto da farla ballare con i tacchi. Bravissimo questo ragazzo siciliano di Catania che fa apparire naturale un impegno certamente faticoso: e le due stelle brillano insieme tanto che decidono di continuare la loro intesa professionale fuori dalla televisione, sui palcoscenici di molte città. Lo spettacolo è emotivamente forte e delicato e tocca le corde più profonde dell’animo : si racconta Giusy con le parole, che ha voluto restassero impresse sulla carta, cosa che fa nel suo bel libro ” Con la testa e con il cuore si va ovunque”, a testimoniare la sua esperienza; e si racconta con la danza, volando con grazia e scioltezza insieme a Raimondo tra musiche e testi significativi e ritmi che richiamano i diversi capitoli della sua avventura. Si racconta Giusy e racconta i suoi affetti, la sua famiglia e il suo impegno verso le persone meno fortunate, alle quali non arriva il sostegno istituzionale e non esita a denunziare con eleganza la inadeguatezza delle strutture pubbliche verso i disabili. E’ bravissima Giusy, è radiosa, è vera, e tiene la scena in maniera perfetta, emana energia e forza che pare voglia trasmettere a chi la ascolta per convincere tutti che la vita è una corsa che bisogna correre senza mai fermarsi. Si racconta l’eclettica reggina che continua a fare comunque anche televisione, passando con disinvoltura da Sky a Rete 4 e adesso a Rai2 con La Domenica Sportiva. Si racconta Giusy e punge quando, rivolta al Sindaco di Reggio seduto in prima fila : “Sindaco, lei corre ? Alla risposta negativa del primo cittadino lei di rimando :” Allora si deve allenare”. Questa è Giusy Versace, metafora della vita. Esempio, modello, stimolo per tutti non solo per i disabili. Da una tragedia sull’asfalto autostradale di un agosto infuocato allo splendore luminoso di una stella che brilla di luce propria con la quale si adopera per lastricare il proprio cammino, e che vuole indirizzare su chi la ascolta per scuotere l’animo umano. E’ un sussulto alla coscienza di coloro , tanti, che si crogiolano annoiati lasciandosi vivere : una sferzata di energia dirompente che incanta e seduce. Grazie Giusy

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