La Comunità Exodus di Reggio al fianco della struttura di medicina solidale di Pellaro

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“23 Anni fa, quando la Comunità Exodus cominciava ad operare nel territorio Reggino, forte e drammatico era il problema delle Epatiti che molti ospiti della Comunità avevano contratto nella scellerata pratica della tossicodipendenza. A fianco della Comunità nella gestione di questi problemi di salute dei nostri ragazzi, la presenza discreta, professionale e gratuita di due medici di Reggio, il Dott. Lino Caserta e il Dott. Pendino, affiancata anche ad attività pubbliche di prevenzione delle malattie infettive”, scrive in una nota Pasquale Ambrosino dell’Exodus di Reggio. “Il problema si ridusse con gli anni nella comunità fino a quasi scomparire. Questi nostri due amici –prosegue– pensarono, successivamente, grazie al contributo della Fondazione Banca Nazionale delle Comunicazione, di aprire l’ACE, la struttura di medicina solidale ubicata a Pellaro, un centro di medicina popolare che ha offerto servizi gratuiti a migliaia e migliaia di persone, maturando all’interno anche attività di ricerca di notevole spessore scientifico. Ora apprendiamo – aggiunge– che un provvedimento della Regione Calabria sospende le attività di questo Centro. Si è trattato di un provvedimento tecnico, a nostro avviso profondamente sbagliato, che non tiene conto della storia di questo centro e del servizio che rende alla popolazione reggina. Apprendiamo altresì che la politica si è mossa per risolvere il problema che si è creato, in un incontro che avverrà lunedì 14 dicembre. Confidiamo nella sensibilità del Presidente della Regione Mario Oliverio, dell’Onorevole Seby Romeo e del Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, Demetrio Delfino, promotori di questo incontro, e che sapranno trovare la soluzione adeguata per restituire alla collettività un servizio che è prima di tutto un bene pubblico”, conclude

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