A Messina il convegno sul trattamento e diagnostica avanzata nella malattia di parkinson

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Si è tenuto oggi (sabato 5 dicembre), nell’auditorium dell’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo, il convegno sul tema “Trattamento e diagnostica avanzata nella malattia di Parkinson”. Il corso, accreditato con 5 crediti ECM per medici (specialisti in neurologia, neurofisiopatologia, radiologia, fisiatria, anestesia e rianimazione, cardiologia), psicologi, fisioterapisti, logopedisti, tecnici di radiologia medica, tecnici di neurofisiopatologia e infermieri, ha avuto lo scopo di fornire informazioni utili per una piena comprensione dei meccanismi che determinano l’insorgere della malattia e far conoscere aspetti clinici e diagnostici del Parkinson al fine di ottimizzare la migliore strategia terapeutica, sia in fase precoce che in fase avanzata. E’ stato dedicato ampio spazio, inoltre, anche all’approccio riabilitativo, sia in ambito neuropsicologico, che neuro-motorio e logopedico, concludendo con il management infermieristico ed il nursing infermieristico dei pazienti affetti da Malattia di Parkinson. Dopo i saluti del direttore scientifico prof. Placido Bramanti e del direttore sanitario dott. Bernardo Alagna, sono intervenuti i dottori: Silvia Marino su “Criteri diagnostici della Malattia di Parkinson”; Giuseppe Di Lorenzo su “Approccio terapeutico nella Malattia di Parkinson”; Fabrizia Caminiti su “La valutazione olfattiva nella diagnosi precoce di Malattia di Parkinson e nella diagnostica differenziale con i Parkinsonismi”; Rosella Ciurleo su “Risonanza Magnetica Spettroscopica: biomaker per la diagnosi e la valutazione dell’efficacia della terapia farmacologica nella Malattia di Parkinson”; Lilla Bonanno su “Risonanza Magnetica Funzionale: maker di diagnosi precoce nella Malattia di Parkinson”; Viviana Lo Buono su “Deficit cognitivo nella Malattia di Parkinson: dalla diagnosi al trattamento”; Matteo Berenati su “Trattamento logopedico della disfagia, disartria e scialorrea nella Malattia di Parkinson”; Angelo Quartarone su “Neurobiologia dell’intervento riabilitativo nel Morbo di Parkinson”; Daniela Costanzo su “Percorso riabilitativo nella Malattia di Parkinson”; Saraca Stellario su “Management Infermieristico del paziente parkinsoniano”.

Come è stato spiegato, la Malattia di Parkinson è la seconda patologia neurodegenerativa più frequente nella popolazione, dopo la malattia di Alzheimer, con una prevalenza di circa l’1% tra i 60 e i 70 anni – la decade in cui la malattia più spesso esordisce – che raggiunge il 5% negli ultraottantenni. Non esistono terapie in grado di curare la MP. Il trattamento è di tipo farmacologico e si basa essenzialmente sulla somministrazione di L-DOPA, precursore del neurotrasmettitore carente nei pazienti (dopamina), in uso da 50 anni, ma ancora insostituibile nonostante gli effetti indesiderati associati al suo uso prolungato. L’identificazione di nuove strategie terapeutiche in grado di contrastare efficacemente – o prevenire – il processo neurodegenerativo alla base della MP è quindi una delle sfide più impegnative che i ricercatori nel campo delle neuroscienze traslazionali si trovano ad affrontare e richiede la comprensione dei meccanismi che scatenano e sostengono il processo neurodegenerativo.

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