Terrorismo, la bomba dell’Airbus precipitato in Egitto era nella stiva. Caos a Sharm el-Sheikh

StrettoWeb

Si sospetta che qualcuno che aveva accesso alla stiva abbia piazzato la bomba sopra o all’interno di un bagaglio

L’intelligence britannica che sta indagando sullo schianto aereo avvenuto nel Sinai sabato 31 ottobre ritiene che il velivolo sia esploso a causa di una bomba piazzata nella stiva del velivolo poco prima del decollo: lo riporta la Bbc, secondo cui si sospetta che qualcuno che aveva accesso alla stiva abbia piazzato l’ordigno esplosivo sopra o all’interno di un bagaglio. Le autorità non escludono ancora del tutto la possibilità di un guasto, ma diventa un’ipotesi sempre meno probabile. Nuova giornata di caos all’aeroporto di Sharm el-Sheikh, in Egitto, dove il governo britannico sta cercando affannosamente di far rientrare le migliaia di turisti rimasti bloccati nel resort egiziano dall’allarme terrorismo. Il presidente Vladimir Putin ha ordinato la sospensione di tutti i voli per l’Egitto. Una decisione presa dopo la raccomandazione del direttore dei servizi di Mosca (Fsb), Alexander Bortnikov. La misura rimarra’ in vigore “finche’ non sara’ stato stabilito di nuovo il necessario livello di sicurezza”, ha precisato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Nel Paese arabo al momento si trovano in vacanza tra i 40.000 e i 45.000 russi: un numero tale da far temere agli esperti del settore che, per completarne il rimpatrio, possa occorrere addirittura un mese di tempo. A far propendere per la pista dell’ordigno a bordo sono state le informazioni raccolte dall’intelligence Gb e Usa nelle comunicazioni web tra membri di Isis in Siria ed Egitto. Gli uomini dell’MI5 e i colleghi americani sono risaliti a registrazione di conversazioni tra “noti fanatici della regione” che, qualche giorno prima dello schianto, parlavano di un imminente attacco. L’ordigno sarebbe stato portato a bordo da un passeggero o, ipotesi ritenuta piu’ probabile, nascosta in un bagaglio imbarcato probabilmente a causa degli scarsi controlli nello scalo con la complicita’ di un addetto alla sicurezza. Tra l’altro il responsabile dell’aeroporto di Sharm giovedi’ e’ stato all’improvviso “promosso” con nuove competenze e si e’ appreso che sulla sicurezza dello scalo Londra aveva sollevato dubbi gia’ dieci mesi fa. Un’indiretta conferma della bomba e’ arrivata dall’analisi della prima scatola nera, quella che registrava i parametri di volo. E’ emerso che l’Airbus avrebbe subito un improvviso distacco della coda dalla fusoliera: nel corso del volo, durato poco piu’ di 20 minuti, i sistemi dell’Airbus funzionavano correttamente, ma poi si e’ verificato un evento dopo il quale la registrazione di ogni parametro di volo si e’ interrotta simultaneamente. Cosi’ gli esperti ipotizzano un distacco della coda dell’aereo dalla fusoliera che ha comportato la rottura dei cavi che uniscono i sensori alla scatola nera, collocata appunto all’estremita’ posteriore del velivolo. Allo scalo di Sharm l’unica cosa certa e’ che sono ripartiti i primi voli Easyjet con turisti britannici e oggi la low cost riuscira’ a farne partire in totale otto contro i 18 programmati, anche a causa delle autorita’ egiziane che hanno detto di non poterne gestore di piu’. I passeggeri portano con se’ solo il bagaglio a mano, mentre le altre valigie saranno imbarcate su aerei cargo con controlli speciali.

Condividi