Reggio, un lavoratore ex Multiservizi scrive a StrettoWeb: “quando finirà la nostra odissea?”

StrettoWeb

Un lavoratore ex Multiservizi, Daniele Licastro, ha scritto alla nostra Redazione una lettera indirizzata al Direttore. Esprimendo il proprio rammarico per quanto accaduto nei giorni scorsi in Francia, il lavoratore reggino ha poi focalizzato la situazione della società che ha operato per la manutenzione della città fino a un paio di anni fa. Il testo della lettera:

Caro direttore vorrei approfittare di questo piccolo spazio che mi offre, per poter esternare il rammarico e la mia rabbia  apprendendo la scellerata vicenda accaduta ai nostri connazionali Francesi.
Vicenda che purtroppo abbiamo ingurgitato da spettatori inermi, con “debolezza” posso soltanto pregare per i caduti e stringere in un caloroso abbraccio tutte quelle persone che hanno sofferto e stanno atrocemente soffrendo in nome e per conto di non si sa quale Dio.
Mi sento in obbligo di fare questa premessa perché ritengo sia quantomeno doveroso, vista l’importanza della gravità dei fatti.
Alla luce di quanto scritto sopra mi sembra adesso al quanto “scellerato” il motivo che mi spinge a scrivere, e cioè l’ormai annosa e per certi versi pazza vicenda che riguarda gli ex lavoratori Multiservizi.
Sono costretto, ripeto costretto a dover scrivere, per quello che ad oggi viene ancora pubblicato riguardo alle future società in house del comune di Reggio Calabria.
Sono sempre più convinto che siamo stati oggetto alla merce’ dei politici, straconvinto che Reggio non è tenuta in considerazione da nessuno, e convintissimo che il reggino ha un “DNA” particolarissimo, anzi raro. Leggendo il quotidiano di sabato 14 novembre si evince da un articolo che professionisti del foro hanno dato parere “legale” sul tipo di assunzione del personale che il comune dovrebbe fare, inconsapevoli che quello che hanno “legalmente” dedotto può scatenare nelle nostre “testoline”, ormai stremate, reazioni indesiderate, anche perché i principi del foro ribadiscono che gli Lsu/LPU devono entrare direttamente, mentre la restante parte in un secondo momento è solo se necessario! C’è comunque un problema di fondo, almeno per quanto mi riguarda, quali sono  gli lsu/LPU che hanno il passaggio diretto? Gli oltre 500 che sono attualmente lsu/LPU che lavorano  per il comune e provincia di Rc? Altri lsu/LPU non ne esistono, praticamente i so sta innescando l’esplosione ancor prima di avere la bomba, come si può non essere al corrente che chi era alla multiservizi, dopo cinque anni di servizio ed un licenziamento sono diventati (secondo legge ministeriale e sentenza T.A.R) EX LSU/LSU perdendo ogni diritto riguardante lo status.
Per quanto mi riguarda la deduzione legale dei due avvocati non fa testo. Quello che invece mi fa rabbrividire sono i nomi del consigliere Gangemi e della dottoressa Mary Costantino, che approvano la tesi “legale” sopra descritta, anzi ad onor di cronaca con un articolo uscito il 15 novembre il consigliere Gangemi ha smentito il tutto titolando persino di essere estraneo ai fatti, al contrario della Caracciolo. Ragazzi, ma cosa vi accade? Chi vi consiglia? Chi vi sta indirizzando verso il baratro più totale?
È inutile ripetere che in questo momento avremmo dovuto essere uniti, quantomeno prendere esempio dall’azione intrapresa da lavoratori Francesi che qualche mese fa hanno rincorso “a morsi” chi cercava di togliere il pane dalla bocca dei figli!
Vorrei invece ricordare a tutti i compaesani che attualmente gli ex lavoratori Multiservizi, ormai da 4 mesi stanno lavorando con progetti di formazione regionale non percependo nemmeno un”maledettissimo” euro dando il loro contributo giornaliero. Forse i due avvocati non lo sanno che abbiamo avuto persino il personale ringraziamento, a mezzo stampa, per aver messo a disposizione il servizio a domicilio di rifornimento acqua da parte di sua eccellenza il Prefetto di Messina!
Avvocati, noi vogliamo lavorare e rivogliamo la nostra dignità che ci è stata tolta da una fantomatica giustizia la stessa che ribalta la sentenza facendo cadere le accuse per infiltrazione mafiosa!
Allora! Perché ci hanno licenziato? Perché nessuno fa niente per ripristinare e fare luce su una angosciante situazione voluta da “qualcuno”. Perché i nostri profesionisti cercano ancora divisioni invece di trovare soluzioni che diano risposte a tutti gli operai che ugualmente hanno lavorato per anni alla multiservizi e poi licenziati senza giusta causa? Purtroppo nella nostra disperata situazione economico/lavorativa dobbiamo anche leggere tesi che, in nome del popolo dividono il popolo, spero solo che il sindaco non si faccia influenzare, continui a rimanere pure nel suo silenzio da noi mai intralciato, sperando che possa mettere fine alle nostre sofferenze ridando a tutti (ripeto tutti) un riscatto per il maltolto.

Ex multiservizi
Daniele Licastro

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