Reggio, Martino: “investimenti nulli per la Calabria”

StrettoWeb

“Alla luce delle annunciate strategie d’investimento e sviluppo della rete nazionale ferroviaria ho avuto l’impressione che ancora una volta “Cristo si sia fermato ad Eboli”. Infatti, l’azienda ferroviaria ha dichiarato l’intenzione di considerare serie  ed importanti strategie d’investimento il collegamento con l’alta velocità della tratta Napoli-Bari, il potenziamento della TAV Roma-Milano ed interventi sulla dorsale ferroviaria Adriatica, escludendo dalla progettazione futura l’estremo Sud della Penisola. E’ perciò da pensare che la Calabria, il porto di Gioia Tauro e la nostra città, esistano solo per consentire suggestive ipotesi quali la riesumazione della realizzazione del Ponte sullo Stretto, in questo momento valida solo per pompare ulteriori risorse economiche utili a mantenere in vita il consorzio di riferimento. Tutto ciò ad ulteriore dimostrazione di uno storico meridionalismo di maniera in qualche modo assecondato da una non sempre lungimirante attività dei governi regionali che mai sono riusciti ad avere rapporti di pari dignità con le rappresentanze nazionali”, scrive in una nota il capogruppo di Centro Democratico, Demetrio Martino. “Credo, pertanto, che sulle scelte strategiche interessanti il nostro territorio la Regione Calabria debba mutare approccio e, soprattutto in vista del varo della città metropolitana, gli sforzi della politica regionale debbano essere indirizzati verso la realizzazione del corridoio ferroviario transeuropeo Berlino-Palermo, che scelte di governi miopi ed ipocriti hanno limitato alla realizzazione della TAV Napoli-Bari. Tale scelta strategica –prosegue– significherebbe l’isolamento strutturale e commerciale in particolare della parte meridionale della Calabria, che oltretutto non può contare su un’efficiente e diffusa rete portuale ed aeroportuale. A tal punto bisogna interrogarsi sull’effettivo ruolo che intende svolgere la Regione Calabria e quello che in proposito verrà svolto dalla città metropolitana di Reggio Calabria del cui territorio sono parte Gioia Tauro ed il suo porto, con le connesse potenzialità di sviluppo economico ed occupazionali. 

Pertanto, l’adeguamento e la modernizzazione dei collegamenti ferroviari dell’estremo Sud con il resto dell’Italia è tema che deve essere parte integrante dell’agenda della città metropolitana. Lo sviluppo del nostro territorio – aggiunge– passa dall’attenzione che il governo deve riservare al porto di Gioia Tauro, che non può essere limitato alla costruzione del gateway ferroviario ed alle ipotesi di istituzione (da anni attesa e rinviata) della ZES, che in assenza di una rete di collegamenti veloci con il resto del Paese restano dei corpi monchi i cui effetti su sviluppo ed occupazione saranno estremamente limitati. Dal nostro territorio deve partire il moto di forte rivendicazione che veda assieme i differenti livelli istituzionali a partire dalla deputazione nazionale calabrese, affinché il governo e le ferrovie rivedano  scelte strategiche e d’investimento che penalizzano il nostro territorio e la nascente città Metropolitana”, conclude.  

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