Reggio Futura: “il sindaco scarica le evidenti lacune della sua amministrazione sul passato”

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“Come un bambino “sorpreso” dalla mamma nel pieno di una marachella, il Sindaco Falcomatà tenta, maldestramente e faziosamente, di trincerarsi dietro la vecchia scusa del “…è colpa altrui” per scaricare le evidenti lacune della Sua amministrazione. Il sindaco ed il suo socio di studio, nonché Assessore al Bilancio, non hanno il coraggio di assumersi responsabilità dirette nell’amministrazione della cosa pubblica, umiliando i cittadini reggini costretti ad una tassazione massacrante ed economicamente insostenibile. Non vogliamo essere noi a ricordare a questa Giunta quanto sia pesante il mancato introito in bilancio dovuto a scelte errate non attuate come la dismissione del patrimonio edilizio o il recupero dell’evasione fiscale: atti amministrativi che il centrodestra con Arena aveva avviato riscuotendo fondamentali successi sia in termini economici, sia in termini di legalità. Falcomatà ha deciso di rinunciare queste due possibilità abdicando dunque ad introiti ulteriori per oltre 80 milioni di euro che, in prima battuta, avrebbero consentito di alleggerire se non appianare il carico finanziario del Comune”, scrive in una nota Reggio Futura. “A fronte di tali scelte, dettate più dall’incapacità amministrativa e dal furore ideologico che da una oculata valutazione nel merito, si sono condannate le famiglie reggine al pagamento delle tasse più elevate d’Italia. Su questa via – prosegue la nota- il suo centrosinistra continuerà per anni ad addossare agli altri colpe e responsabilità della sua inefficienza, utilizzando mediaticamente il solito cliche bolscevico secondo il quale una menzogna ripetuta più volte si consolida nell’immaginario collettivo come una verità; ma le menzogne oggi però iniziano a mostrare crepe evidenti e la affermazione di comodo secondo cui il passato pesa sul presente non basta più a giustificare azioni e responsabilità da amministratori di una città Metropolitana, condizione questa che non può essere equiparata ad un giochino regalato ai bimbi viziati. 

Sottacendo su tanti fatti che destano ombre sulla gestione economico finanziaria di questa sinistra -aggiunge la nota- vi sono almeno due elementi su cui il sindaco dovrebbe chiarire rispetto alla mancata riduzione delle tasse: la prima riguarda il sistema dei rifiuti e la tanto decantata differenziata rispetto alla quale se è vero che il livello di raccolta in città ha raggiunto standard elevati ( si dice oltre il 20%), perché nel bilancio di previsione recentemente approvato le poste sia di entrata che d uscita del servizio rimangono invariate rispetto al precedente esercizio e non viene contabilizzata alcun margine di economia ? Tale dinamica, nel caso di una raccolta differenziata veramente efficace e di un’amministrazione efficiente determinerebbe già da sè una riduzione della tassa sui rifiuti nell’immediato, perchè questo non è stato fatto per come dovuto dal 10 al 20% in meno? Verrebbe anzi da chiedere, quanto costa il servizio affidato all’AVR e quanto è aumentata questa spesa a fronte di una raccolta rifiuti, di spazzamento e di igiene ambientale decisamente insufficiente? A questo punto -ribadisce la nota- delle due l’una: o l’assessore mente sui dati raggiunti dalla differenziata, o, ancora peggio, l’amministrazione comunale nonostante possa intervenire subito per diminuire la tassazione non lo fa solamente perché vuole proseguire ad erogare ad Avr la stessa somma fin qui pagata, continuando a mistificare la realtà, ad addossare ad altri colpe che sono solo ed esclusivamente in campo ad una gestione approssimativa ed irresponsabile di questa amministrazione targata Falcomatà. Il secondo e non meno importante caso è quello del bilancio consuntivo nel quale risultano falsati i dati relativi al parametro di deficitarietà strutturale, fatto rilevato da parte dei movimenti di centro destra e rispetto al quale la Giunta invece di assumere comportamenti di verifica amministrativa e contabile ha ben pensato, con una certa fretta, di assumere nuove spese a carico dell’Ente”, conclude la nota.

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