Reggio, che tegola per il Comune: dovrà pagare 23 milioni di euro alla Leonia

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Reggio, batosta per l’amministrazione Falcomatà: la Leonia ottiene un decreto ingiuntivo per circa 23 milioni di euro

Fibrillazione in corso a Palazzo San Giorgio: i liquidatori della Leonia, la società che si occupava della raccolta dei rifiuti in città prima dello scioglimento per mafia, hanno chiesto e ottenuto dal giudice un decreto ingiuntivo nel confronti del comune di circa 23 milioni di euro (5 milioni sono di interessi). Altro elemento fondamentale e drammatico, il decreto è subito esecutivo, quindi Leonia può “pretendere” i crediti sin da subito andando a gravare così su un bilancio già in “profondo rosso”. Ricordiamo che qualche giorno fa, l’amministrazione comunale aveva chiesto ed ottenuto una rateizzazione con Sorical di ben 9 anni per pagare il debito pregresso con la società di gestione delle acqua calabresi (debito che si aggira intorno ai 20 milioni di euro).

E’ doveroso anche ricordare che il debito nei confronti della Leonia è maturato negli scorsi anni quando la società era ancora operativa sul territorio. Come è facile capire tutta la questione è una “mannaia” incredibile anche perché per Palazzo San Giorgio non ci sono molte strade da intraprendere: la prima è pagare subito, cosa alquanto impensabile, la seconda acquisire le quote di Leonia, la terza è trattare per una transizione ed ottenere magari qualche sconto. Fatto sta che, sulla vicenda, sembrano esserci delle ombre ed errori di valutazione, soprattutto sulla gestione della terna commissariale che a suo tempo decise di “sciogliere” la Leonia (come anche la Multiservizi) per passare all’Avr. Probabilmente sarebbe stato il caso di tutelare le società che negli scorsi anni lavoravano bene sul territorio garantendo quantomeno pulizia, manutenzione e decoro, salvando il salvabile ed evitando così battaglie legali che adesso hanno portato a risultati così funesti per il Comune ma soprattutto per la Città, che come sempre ne pagherà le conseguenze.

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