Messina, emergenza idrica. Ennesimo stop a Calatabiano: adesso siamo alle beghe fra comuni

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Il primo cittadino della realtà etnea ha impedito ai tecnici di lavorare per la risoluzione dei problemi: l’Amam, a suo dire, non avrebbe inviato il Piano di Sicurezza per il territorio. E per l’azienda non c’era nessuno pronto a replicare

Foto Carmelo Imbesi - LaPresse
Foto Carmelo Imbesi – LaPresse

Non hanno avuto neppure il tempo d’iniziare i lavori: gli effettivi del personale tecnico che avrebbero dovuto operare stamane a Calatabiano sono stati immediatamente fermati dal sindaco del comune etneo, il quale ha avuto un forte alterco con gli uomini della Protezione Civile di Fabrizio Curcio. Il primo ha obiettato a questi ultimi di non aver avuto dall’Amam il Piano di Sicurezza e di non aver potuto vagliare, conseguentemente, quanto stabilito a Messina, raffrontando le decisioni prese alle possibili ricadute sul territorio. Da questo punto di vista Giuseppe Intelisano è stato irremovibile e ha arrestato qualsiasi tentativo di procedere per superare l’emergenza secondo quanto comunicato ieri dalle istituzioni preposte a risolvere la crisi. Sul luogo, inoltre, non era presente alcun dirigente della partecipata messinese, quasi che con l’arrivo delle autorità nazionali i loro compiti fossero esauriti. Una baraonda vergognosa che protrae, ancora, la siccità vissuta da Messina.

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