Messina, emergenza idrica. A Calatabiano passa il piano anti-crisi: ecco cosa prevede

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Il Comune etneo accoglie le richieste del commissario Foti e dispone un atto che va incontro alle esigenze di protezione civile del territorio. In esso vengono indicate le eventuali fasi d’allerta coi passaggi da adempiere

Foto Andrea Di Grazia/LaPresse

Terminata la fase d’emergenza, i lavori a Calatabiano devono continuare affinché non si torni all’anno zero, con la città di Messina in preda all’isteria della crisi idrica.

Ieri sera, nel corso di una seduta straordinaria, il consesso civico del comune etneo ha disposto un piano di protezione civile concordato col commissario Calogero Foti, da attuare in concomitanza coi lavori di messa in sicurezza del costone franato. Un atto nel quale vengono indicate le aree a rischio e le possibili vie di evacuazione per la cittadinanza interessata.

In caso di allarme, il sindaco Intelisano avrà mandato di suonare le campane cittadine con l’ausilio degli altoparlanti in dotazione alla Polizia Municipale, informando parimenti l’Amam dei mutati scenari. Questa dovrà garantire la reperibilità costante del proprio personale, sì da creare uno sforzo sinergico. Gli eventuali smottamenti saranno registrati da un dispositivo radar che trasmetterà il segnale di pericolo  al laboratorio universitario di Firenze che è stato precettato durante l’emergenza. Quest’ultimo, ricevuta l’indicazione, provvederà a dare l’allerta.

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