Messina: aleggia lo spettro delle elezioni per la città metropolitana

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Vacilla l’idea delle elezioni per il sindaco della città metropolitana di Messina, per sospetto di incostituzionalità della riforma di Crocetta: intanto, i candidati non mancano

Nel mare magnum dei paradossi messinesi, si colloca con successo quello che riguarda le (im)probabili elezioni per accertare il sindaco della futura (?) città metropolitana di Messina. I cinque candidati che nella giornata di lunedì, termine della scadenza di presentazione delle candidature, hanno depositato la domanda, sono stati: Renato Accorinti (Messina), Roberto Carmelo Materia (Barcellona Pozzo di Gotto), Bartolo Cipriano (Terme Vigliatore), Marco Antonino Pettinato (Fondachelli Fantina) e Giovanni Formica (Milazzo). Tutto pronto, secondo ciò che concerne le candidature: i nomi ci sono e, durante la giornata di oggi, si è svolto il sorteggio pubblico per l’assegnazione del numero progressivo ai candidati. Le elezioni dovrebbero tenersi il prossimo 29 novembre: perché questo condizionale? A determinarlo, è la possibilità di stop prospettata dal Consiglio dei Ministri, che ha recentemente impugnato la riforma varata dal Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, sollevando svariati dubbi di costituzionalità.  Stando a quanto si vocifera, l’Assemblea regionale siciliana dovrebbe approvare una norma in base alla quale la tornata elettorale potrebbe essere rinviata. Nel frattempo, rimangono nel limbo non solo i sindaci, ma anche i consiglieri degli altri 108 comuni dell’ex Provincia di Messina, chiamati a scegliere il nuovo sindaco metropolitano.

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