Messina, 41 anni dei giallo-rossi “Fedelissimi”

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Quarantun’anni dalla prima comparsa dello striscione “Fedelissimi”, sugli spalti della curva nord dello stadio “G. Celeste” di Messina

LaPresse/Cafaro Gerardo

Era il 1973 quando, come un monito per le folle, appariva, sulla curva nord dello stadio “G. Celeste” della città di Messina, lo striscione scritto a caratteri cubitali, recitante “Fedelissimi”. Da quel giorno, durante la remota gara contro il Ragusa, anche per Messina s’avviò il cammino di affezione nei confronti di una squadra, tutto da vivere all’insegna della passione e del desiderio di seguire gli 11 ovunque e in qualsiasi condizione. Stupiscono, a volte, le immagini che ritraggono i tifosi alla mercé di qualsiasi condizione climatica, in qualsiasi periodo dell’anno, neve o sole che ci sia sopra le loro teste. La storia di questo sentimento comune a Messina si origina proprio l’11 Novembre di quarantun’anni fa. Ed ha ancora maggior senso parlare, oggi, di quest’anniversario, in un momento in cui gli ultras vengono raffigurati come corpi uniti violenti e discriminati: ma non è solo il lato negativo che bisogna considerare. Si qualifica importante ricordare quella data in vista della gara di questa settimana che si disputerà presso lo stadio san Filippo: l’inevitabile derby Messina – Catania. Proprio ieri abbiamo dato la notizia del video, oramai virale, che ritrae gli attuali ultras messinesi nell’atto di motivare la cittadinanza a seguirli allo stadio, proprio per supportare, forse con quello stesso animo spontaneamente affezionato, la squadra. Come a dire che, se ci si chiama fedelissimi, un motivo ci sarà.

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