Alluvione Calabria, Oliverio: “richiesto lo stato di emergenza al governo”

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Il governatore della regione Calabria ha richiesto al governo non solo lo stato di emergenza, ma un sostegno al progetto di sistemazione idrogeologica del territorio

Il maltempo che ha colpito e distrutto il territorio calabrese, in questi ultimi giorni, ha spinto il Presidente della Regione Mario Oliverio a richiedere al governo lo stato di emergenza. Proprio durante la riunione in cui erano presenti il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti, è stata analizzata la situazione drammatica della Calabria. Nel pomeriggio arriveranno il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ed il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Oliverio si dice rammaricato per le vicissitudini, ma non sorpreso. ” Devo dire che anche in questa occasione si evidenzia uno stato del territorio abbandonato nel corso dei decenni, ma anche la mancata cura e manutenzione delle aste fluviali. Ma la SS 106 e la ferrovia che collassano mettono in evidenza anche un’ assoluta inadeguatezza e disattenzione da parte degli enti che erano e sono preposti a investire, a rafforzare le grandi infrastrutture di comunicazione”. Il governatore della Regione ci tiene a precisare che, il territorio trovato al suo insediamento era un territorio abbandonato e disastrato e non sorprendono eventi come quello di Rossano, quest’estate ed ora della Locride. ” Stiamo mettendo a punto un progetto di sistemazione idrogeologica, di pulitura e di regimazione delle acque nelle fiumare e nei torrenti di tutta la Calabria perche’ i ritardi accumulati nel corso dei decenni purtroppo hanno determinato una condizione di maggiore vulnerabilita’ ed esposizione a rischio del nostro territorio”. E’ necessaria fare una ricognizione e richiedere il sostegno del governo per questo progetto, che secondo il governatore potrebbe risollevare le condizioni del territorio. ” La Calabria non puo’ pensare a una prospettiva di crescita e di sviluppo se non parte dal suo territorio. Il suo territorio e’ fragile- conclude- ed e’ esposto a questi rischi e noi dobbiamo mitigare i rischi e mettere mano a una sistemazione strutturale del territorio”.

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