Reggio, oggi l’uscita del primo inedito della cantautrice Angela Napoli

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Giovani emergenti. Che binomio difficile, e raro aggiungerei, nella musica e non solo.Quanto costa, oggi, il successo, quell’emergere tra tanti o anche soltanto averne l’occasione? E cosa serve per farcela, in una società che non premia mai a sufficienza il solo merito e talento?Difficile dirlo. Emergere, poi, da chi e da che cosa? Il dizionario Treccani così definisce il verbo per cui tanti s’adoperano: Venire a galla, salire in superficie […] innalzarsi o apparire al disopra di una superficie uniforme o del livello delle cose circostanti e in senso figurato levarsi più alto e ancora segnalarsi, distinguersi. Ecco, distinguersi… pare oggi sempre più difficile – nella società dell’omologazione – riuscire a dimostrare quel quid in più che potrebbe fare davvero la differenza tra l’essere puramente uno in più e diventare quell’Uno che merita di riconoscersi tra i tanti.E, a mio avviso, non manca certo il talento – quello autentico, intendo, non presunto o millantato – e neanche la voglia di mostrarlo, piuttosto a volte può mancare lo spirito di impegnarsi o sacrificarsi, ma ancora di più ciò che scarseggia è la possibilità di farlo.I talent qualche talento musicale per fortuna l’hanno rivelato, spianando una strada che magari sarebbe anche venuta da sé, ma tanti o non riescono a trovare occasione di farsi ascoltare e conoscere o, se ce la fanno, finiscono poi triturati negli ingranaggi di marketing e business della macchina discograficaA queste realtà emergenti sarebbe doveroso imparare a guardare – con un ampio spettro in termini di genere musicale – spaziando dagli indipendenti alle nuove promesse delle major che meritano più attenzione, per accendere i riflettori, almeno con le parole, sui progetti di quei giovani che vogliono far sentire il proprio nome. Oggi vogliamo dare spazio, nel nostro piccolo, ad una cantautrice di Reggio Calabria in occasione dell’uscita del suo primo idenito. Non saremo una major, un talent e non ci sono contratti in ballo; il nostro vuole essere un riconoscimento ai tanti artisti reggini che ancora non sono stati “scoperti” di dire la loro

Angela, presentati brevemente ai nostri lettori e raccontaci come e quando è nato il tuo legame con la musica.

Angela Napoli, 26anni, di Melicucco un paesino in Provincia di Reggio Calabria.
Il legame con la musica è nato all’ età di 9anni; scoprii questa passione, sfrenata, cantando come solista il giorno della mia prima comunione; da lì in poi ho sempre coltivato questa passione da autodidatta ma da un anno studio canto a Reggio Calabria nell’ accademia “AMCM” di Franco Dattola
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Quali argomenti tratti più frequentemente nei tuoi testi?

Nei miei testi padroneggia l’amore sotto tutte le sue forme

Parlaci un po’ dei tuoi ultimi lavori e in particolare dell’ultimo, “Amami”.

Ho sempre messo nero su bianco pensieri, sensazioni, emozioni, momenti vissuti della mia vita, creando così i miei testi tra cui Amami, primo inedito in uscita il 26 ottobre 2015. Esso è stato un lavoro di grande meditazione e professionalità, con la collaborazione di Antonio Condello. Amami racconta la storia d’ amore di 2 persone che si amano, si cercano ancora ma, molte sono le vicissitudini che fan sì ché sia un amore difficile e contrastato.

Quali sono state le difficoltà maggiori incontrate finora?

La difficoltà riscontrata finora è, d’ altronde come tutti gli artisti agli esordi, di trovare persone, davvero interessate, come discografici che abbiano voglia di far emergere gente nuova.

Pensi sia difficile emergere come cantautrice in Italia?

Penso che emergere come cantautrice sia difficile ma nn impossibile, con lo studio, costanza, impegno e duro lavoro, credo che, si possa ottenere tutto prima o poi, il segreto è non mollare mai.

Hai già qualcos’altro in progetto? E quali sono le tue aspirazioni per il futuro?

In pentola bollono tanti altri bei progetti per il futuro; spero che dopo tante porte chiuse e delusioni arrivino, finalmente, le soddisfazioni meritate

Quest’ultima più che una domanda è un appello…ti chiedo: per quale motivo le persone dovrebbero ascoltarti?

Ho tanto da trasmettere, dentro di me le emozioni e i meccanismi che si innescano quando canto sono qualcosa di incredibile; Sono stati tanti i sacrifici, cantare non è semplice come sembra, bisogna preparsi bene attraverso lo studio, provare, investire tempo..oggi ho raggiunto un piccolo traguardo, pubblicare un mio indito è una grande gioia, finalmente posso esprimermi con la mia testa, le mia anima perciò…ascoltate tutti il brano “AMAMI”.

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