Reggio, morte Daniele Macrì: disposta l’autopsia. Perquisizioni e controlli, il suicidio non convince gli investigatori

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Reggio, indagini in corso sulla morte del giovane parrucchiere trovato impiccato mercoledì mattina nel suo vecchio negozio sul Corso Garibaldi

Indagini in corso da parte dei Carabinieri di Reggio Calabria sulla morte del giovane parrucchiere Daniele Macrì, 32 anni, trovato impiccato mercoledì mattina nel suo vecchio locale del corso Garibaldi. Gli investigatori non sono convinti del suicidio, hanno perquisito la casa del giovane e hanno sequestrato il locale, disponendo anche l’autopsia sul cadavere. La speranza, dal punto di vista investigativo, è che proprio dall’autopsia possano emergere degli elementi che facciano luce su alcune ipotesi portate avanti dagli inquirenti ma ancora non confermate dai fatti.

Non esistono, in base a quanto noto fino al momento, fatti oggettivi che possano far pensare che non si sia trattato di suicidio. Ma l’amicizia e lo stretto rapporto di lavoro tra Daniele Macrì e Giuseppe Sorgonà, anche lui giovane parrucchiere, ucciso a colpi di pistola quasi cinque anni fa, il 7 gennaio 2011, in via De Nava, ha insinuato dei dubbi negli inquirenti che hanno deciso di indagare su quello che a tutti gli effetti sembra un suicidio come confermato anche dai rilievi del medico legale e dalla dinamica del ritrovamento del corpo.

I familiari e gli amici della vittima, intanto, non riescono ancora a capacitarsi di un gesto di un ragazzo che mai aveva dato segni di squilibrio, sofferenza o problematiche di alcun tipo. Fatto sta che al momento i controlli, le perquisizioni e le indagini non hanno dato particolari spunti e se anche l’autopsia confermerà la morte esclusivamente per soffocamento, probabilmente il caso verrà archiviato come suicidio. L’ennesimo dramma giovanile di una città in seria sofferenza sociale.

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