Di seguito la lettera del consigliere provinciale e vice sindaco di Cinquefrondi Giuseppe Longo al Ministro della Giustizia Andrea Orlando:
Egregio Ministro, sono sempre più insistenti le voci in merito ad una nuova chiusura dell’Istituto a custodia attenuata “L. Daga” di Laureana di Borrello (RC) inuagurato nel 2004. Il L.Daga ha dato lustro al Ministero della Giustiza essendo stato il primo Istituto a custodia attenuata per giovani adulti non tossicodipendenti. I molteplici progetti portati avanti durante gli undici anni di attività, spezzati da un anno di chiusura, e i birillanti risultati conseguiti in termini di reinserimnto dei detnuti all’uscita e di abbassamento della recidiva rispetto alla media nazionale, hanno certamente favorito l’aumento di altre realtà pentieniziarie omologhe a questa sparse più o meno in tutta Italia.
L’accesso è stato precluso sia prima della chiusura avvenuta nel settembre 2012 , sia al momento della riapertura avutasi nel settembre 2013, ai detenuti che hanno collegamenti con la criminalità organizzata …
E’ rimasto come elemento della custodia attenuata la firma da parte dei detnuti del “patto trattaementale.
Tutto questo in sintesi quello che si è ralizzato antecedentemete alla chiusura. Dalla riapertura del 30 settembre 2013 ad oggi si è continuato a lavorare sulla stessa lunghezza d’onda, nonostante le titubanze dell’Amministrazione Penitenziaria che non ha provato a risolvere la problematica relativa alla mancanza di detenuti per questa struttura, non volendo individuare un target di detenuti che consentisse una popolazione stabile con la quale potere continuare il lavoro trattamentale caratteristica di tale Istituto …. Nonostante tali difficoltà (la popolazione detenuta ha sempre oscillato tra i 15 ed i trenta contro i 68 che potrebbero essere tranquillamente accolti) si è realizzato
Essendosi registrate molte difficoltà a riaprire tanto il laboratorio di falegnameria quanto quello di ceramica per mancanza di commesse e di maestri d’arte idonei, si sta cercando di riattivare tali laboratori con l’aiuto di Cassa Ammende. Anche le serre stanno per essere riattivate al più presto. Chiudere una tale struttura con tali potenzialità rappresenterebbe un danno per la collettività anche in considerazione di quanto si è già speso. Corretto sarebbe invece studiare il modo per utilizzarla in tutte le sue potenzialità, come per esempio potrebbe essere un valido ponte tra il mondo minorile e quello degli adulti. Sarebbe quindi auspicabile un gruppo di lavoro che si occupi delle custodie attenuate in genere , in linea con gli orientamenti della comunità europea, definendo dei criteri comuni e con margini più ampi, anziché pensare di risolvere i problemi in termini di spending rewiew nell’ambito dell’arida logica dei soli numeri.
Giuseppe Longo
Consigliere provinciale