Reggio, lettera del comitato Archi Carmine alle istituzioni

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Lettera di denuncia del comitato Archi Carmine alle istituzioni per la situazione grave in cui versa il torrente Scaccioti (che si trova tra Gallico ed Archi a Reggio):

c.a.

Corpo Forestale dello Stato

Comando di Reggio Calabria

 NOE di Reggio Calabria

 Polizia Municipale di Reggio Calabria

 ArpaCal

Dipartimento Provinciale di Reggio Calabria

ASP

Dipartimento Provinciale di Reggio Calabria

 Polizia Provinciale di Reggio Calabria

 E, p.c.

Al Comune di Reggio Calabria

Settore Ambiente

All’AVR Spa

Servizio Igiene Urbana Comune di Reggio Calabria

Alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Reggio Calabria

Alla Regione Calabria

c.a. Assessore alla Tutela all’Ambiente

 e Direttore Generale Dipartimento Ambiente e Territorio

Dirigente Settore 2 Protezione dell’Ambiente e Qualità della Vita

Alla Provincia di Reggio Calabria

Settore Ambiente ed Energia – Demanio Idrico e Fluviale – Concessioni Demaniali – APQ – ATO

Dirigente

Oggetto: Obbligo di tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Incendi continui di rifiuti nella zona nord della città di Reggio Calabria.

 Lo scrivente Comitato Archi Carmine non ci sta, operante nella circoscrizione di Archi, in Reggio Calabria, formato da liberi cittadini rappresenta agli Enti e alle Aziende in indirizzo una situazione che sta assumendo, giorno dopo giorno, delle connotazioni sempre più drammatiche, nonostante tutti sappiano, tutti vedano, tutti si indignino. Da sempre, ma negli ultimi mesi in maniera ancora più pressante e continua, senza interruzioni, all’interno del territorio comunale di Reggio Calabria e precisamente nel torrente Scaccioti di Archi, ignoti, ogni giorno bruciano tonnellate di rifiuti, depositati in maniera incontrollata nelle zone più nascoste del territorio reggino, ove altrettanto ignoti gettano i loro rifiuti in maniera indiscriminata. Tale fenomeno si è accentuato, particolarmente, dopo che il Comune di Reggio Calabria ha avviato, in concerto con l’AVR, il servizio di raccolta differenziata del tipo “porta a porta”, e difatti esso interessa le zone delle periferie nord e sud del Comune, ove è presente tale servizio. Nel caso dello scrivente tali avvenimenti si perpetrano in particolar modo nella zona lungo il Torrente Scaccioti, che divide i confini tra le circoscrizioni di Gallico e Archi, ove attualmente sono depositati (in quanto non ancora carbonizzati dai soliti ignoti) cumuli e cumuli di buste e sacchi di origine urbana, ma non solo, che un giorno sì e l’altro pure vengono incendiati da gente incivile ed ignorante. Incivile, in quanto priva di ogni senso civico, grezza e senza educazione, ignorante, in quanto disconoscente i gravi danni e le gravissime conseguenze che tali azioni hanno sul sistema ambiente, inteso come suolo-aria-acqua, e sulla salute nostra, e dei nostri figli! 

La cosa più assurda, ed è per questo che scriviamo “i soliti ignoti” è che, chi di competenza, possiede tutti gli strumenti necessari per risalire a chi compie queste azioni infamanti, mentre sembrerebbero essere del tutto assenti i controlli da parte degli organi preposti, in quanto questo fenomeno si protrae da mesi,anzi da anni: prima venivano incendiati pneumatici e altri materiali sprigionanti sostanze tossiche (compreso amianto, giacente in enormi quantità), adesso anche la spazzatura urbana. Ciò, come quasi tutti sanno, crea la dispersione nell’atmosfera delle peggiori sostanze che, inalate, e infiltrate nel terreno, e poi nelle falde, ingenerano malformazioni, tumori, leucemie e quanto di più terribile la società moderna sta conoscendo. Siamo stanchi di dover tenere le finestre chiuse, perché da un momento all’altro si sprigionano bombe tossiche! Quando si è dato avvio al servizio di raccolta differenziata porta a porta, unico strumento che consente di ottenere ragguardevoli risultati in termini di percentuali di raccolta differenziata, e quindi di riduzione nella produzione dei rifiuti, dopo una seria campagna di pre-informazione e istruzione, si sarebbero dovuti istituire tavoli tecnici con TUTTI gli organi di controllo, al fine di coordinare le azioni derivanti da ciò che si è venuto a creare,che era prevedibile! Il sistema virtuoso della raccolta differenziata rischia di naufragare se  monitoraggio e controllo sono assenti. È drammatica, sul serio, la quantità di rifiuti che si trova riversata lungo le fiumare, anche perché tutti questi rifiuti sono quelli che verranno trasportati direttamente nel nostro mare, al primo evento meteorico intenso, a danno del mare, dei pesci, e quindi SEMPRE, della nostra salute, e dei turisti che, nel prosieguo, verranno, probabilmente come ultima volta, a visitare le nostre terre. E intanto qua si muore, e se non si muore subito, si soffre, e se non si muore e non si soffre, non si vive, e i nostri figli crescono in una terra sporca, povera ed inquinata. Quale futuro? Facciamo un APPELLO A TUTTI GLI ORGANI DI CONTROLLO affinché si uniscano e combattano questo selvaggio modo di fare: l’emergenza è molto grave! I danni sono irreparabili. Chi è il garante della salute e dell’igiene pubblica ha il dovere di prendere in considerazione, tra gli altri, anche questo gravissimo problema, in quanto ne va del futuro di intere generazioni, del futuro della nostra terra. Con l’occasione porgiamo distinti saluti, rimanendo a disposizione per qualsivoglia tipo di collaborazione, allegando anche le foto che testimoniano tale scempio.

Il Comitato Archi Carmine non ci sta

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