Messina, sconforto totale: c’è chi invoca il Governo e chi il Genio Militare. Intanto Fiorello smuove le acque: “situazione inaccettabile”

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Lo showman catanese si aggrega alla protesta sui social. L’hashtag #MessinaSenzAcqua diventa popolare. Le istituzioni, però, non sanno a che santo votarsi

L’ottimismo iniziale predicato dall’Amam, con quell’esortazione ad avere pazienza nell’attesa che l’acqua sgorgasse dai rubinetti cittadini, è stato superato prima da un atteggiamento ispirato alla prudenza e poi dall’aperto scetticismo, ai limiti dello sconforto, dell’Amministrazione cittadina.

Nella giornata di ieri, come vi abbiamo raccontato su queste colonne, i test all’altezza di Calatabiano hanno complicato i piani del Comune in virtù di una “significativa attività del fronte franoso che non consente di mettere l’acqua in rete“. Questa è stata la spiegazione ufficiale offerta dalla partecipata che si occupa dell’erogazione idrica: una nota dolente che ha alimentato un clima emergenziale in cui le istituzioni e le forze politiche si stanno muovendo, con ogni evidenza, a fatica.

Renato Accorinti è stato cristallino: di fronte allo scotto del dissesto idrogeologico, Palazzo Zanca non sa che pesci pigliare. “Chiederemo lo stato di calamità – ha affermato il Sindaco – perché riteniamo ci siano i presupposti. Lo Stato deve intervenire come ha fatto altrove, senza usare due pesi e due misure“. Una delega in bianco all’Esecutivo. Non a caso il primo cittadino si è riservato il diritto di partecipare nelle prossime ore all’assemblea dell’Anci per sollecitare un intervento del Consiglio dei Ministri.

Oggi, alle 10, negli uffici del Palazzo di Governo il Prefetto guiderà un vertice per studiare la situazione. E anche questo aspetto, che pure dovrebbe rassicurare la cittadinanza, appare in controluce surreale. Da domenica mattina la Città Metropolitana dello Stretto è all’asciutto e, nella migliore delle ipotesi, sino a lunedì non verrà individuata alcuna soluzione definitiva. Anziché convocare nottetempo gli interlocutori per vagliare le criticità in oggetto, si è preferito far passare la serata, con buona pace di quanti stanno trasformando bagni e cucine di casa in altari votivi, nell’attesa che il miracolo si compia.

Sotto il profilo politico la timidezza delle forze partitiche cittadine è imbarazzante: le uniche dichiarazioni d’intenti che si sono registrate nelle scorse ore sono provenute da Daniela Faranda (NCD) e dal gruppo del Pdr-Sicilia Futura. La prima ha incalzato la Giunta sul versante dei ritardi d’azione, surreali a fronte dei disagi registrati: “La città è allo stremo, le attività commerciali boccheggiano e si discute ancora su chi chiamare, a chi rivolgersi per le forniture idriche, dopo cinque giorni si brancola nel buio e si va a tentoni. L’amministrazione comunale ed i vertici dell’AMAM stanno dimostrando una totale inadeguatezza nel fronteggiare la crisi, davvero allarmante” ha commentato l’esponente del consesso civico. I secondi, invece, hanno auspicato con una nota unitaria “l’immediato intervento del Genio Militare”  per provvedere all’approvvigionamento attraverso l’uso di navi cisterna e per riparare i guasti alla condotta idrica. Il tutto, naturalmente, senza lesinare critiche al mancato utilizzo del bacino dell’Alcantara.

Foto Andrea Negro / LaPresse

Dal punto di vista mediatico, infine, Internet sta funzionando. Prova ne sia il successo dell’hashtag #MessinaSenzAcqua su Twitter, un successo che ha spezzato l’assordante silenzio in cui la città era stata confinata. Rosario Fiorello, lo showman catanese che utilizza con sapienza i social network, ha voluto mostrare la propria solidarietà. Sulla sua pagina Facebook, nella mattinata odierna, ha così scritto: “Messina è senza acqua! Inaccettabile nel 2015! Si faccia qualcosa subito! Comune, Provincia, Regione, Governo. Soprattutto dimostriamo che i ‘social’ servono a qualcosa. Domani la notizia deve essere su tutte le prime pagine dei giornali!!! Fate girare a manetta”.

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