Messina, emergenza idrica. Trotta muove l’Esercito e Crocetta confida in Accorinti: la città ne verrà fuori. I messinesi intanto si mettono in coda [FOTO]

  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
  • Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
/
StrettoWeb

Il presidente della Regione tiene i contatti coi responsabili della Protezione Civile locale. Intanto il servizio di Pronto Soccorso Sociale non ha funzionato a dispetto dei proclami

Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
Foto Andrea Di Grazia/Lapresse

L’emergenza continua: Messina sta vivendo la più grande crisi idrica della sua storia recente. Abbiamo raccontato, nelle scorse ore, le azioni di sciacallaggio messe in atto da alcuni facinorosi. Anche taluni esercenti sembrano essersi prestati a comportamenti poco decorosi, ai limiti della decenza. Secondo quanto riferito da alcuni cittadini imbufaliti nelle code all’Autoparco, il prezzo dei bidoni – stante la domanda proveniente dalla città – sarebbe aumentato vertiginosamente, tanto da indurre molti a gridare allo scandalo. Perfino le bottiglie vuote sarebbero diventate oggetto di compravendita.

Foto Andrea Di Grazia/Lapresse
Foto Andrea Di Grazia/Lapresse

Intanto, su richiesta del Prefetto, l’Esercito ha iniziato a muoversi: le autobotti militari forniranno alla città 8mila litri d’acqua che verranno riversati nella rete idrica. L’Autorità Portuale, a sua volta, ha comunicato al primo cittadino la possibilità di usufruire della nave-cisterna messa a disposizione dalla società napoletana Marnavi. La promessa, qualora questa ipotesi prendesse corpo, è di ottenere il supporto logistico di un’imbarcazione capace di caricarsi 5mila tonnellate di risorse, da destinare ovviamente alle tubature locali.

Sul versante Amam si registrano segnali incoraggianti: il dialogo avviato con l’establishment della Siciliacque SpA sembra essere stato fruttuoso. I contatti intercorsi nella giornata odierna hanno lasciato intendere che un’intesa di massima è a portata di mano. Se le indiscrezioni fossero confermate con un annuncio ufficiale, sarebbe pur sempre una misura tampone, ma potrebbe consentire al direttore generale della partecipata addetta all’erogazione idrica, Luigi La Rosa, di stimare i tempi entro i quali il servizio potrà tornare pienamente a regime

Rosario Crocetta - foto LaPresse
Rosario Crocetta – foto LaPresse

Sotto il profilo politico il sindaco di Messina, Renato Accorinti, ha raccolto la solidarietà del Governatore Rosario Crocetta, il quale ha espresso pubblicamente fiducia nella possibilità di trovare in tempi rapidi una soluzione tampone. “Ho sentito il sindaco di Messina Renato Accorinti per informarmi sullo stato dell’emergenza idrica, che dovrebbe risolversi nelle prossime ore, attraverso una serie di interventi che l’Amministrazione Comunale sta eseguendo. Sono in contatto con il direttore Foti, che mi ha assicurato l’attenzione massima della Protezione Civile nei confronti della città di Messina  per la grave situazione che si è venuta a creare” ha affermato il presidente della Regione, che in questi giorni è stato “distratto” dall’ennesimo rimpasto della sua Giunta, tanto da disinteressarsi della porta orientale dell’isola.

Picciolo CardinaleLe sue parole, però, sono state accolte con favore dal Pdr-Sicilia Futura, azionista importante della maggioranza all’Ars. Una forza che tramite il proprio leader, Beppe Picciolo, ha manifestato ottimismo in virtù dell’impegno del Presidente Regionale. “Chiediamo di far seguire alle parole i fatti e di mettere in campo, immediatamente, le risorse economiche che sappiamo essere certamente disponibili (circa un milione di euro) per affrontare l’emergenza del dissesto della collina che sovrasta Calatabiano. Fintantoché non si riuscirà a risolvere il problema dello smottamento che minaccia una consistente porzione della condotta idrica interessata dal movimento franoso – prosegue il parlamentare regionale – qualsiasi intervento sulla tubazione rischia di restare un semplice palliativo”. E’ questo il percorso da seguire a giudizio del presidente di Sicilia Futura, l’unico modo per essere realmente vicini ai messinesi, ormai “arcistufi della solita politica parolaia e che non vogliono più sentire parlare di rimpasti regionali o di altri riti bizantini”.

oceanoE mentre Palazzo Zanca rinnova la chiusura delle scuole, la Cgil – a livello provinciale – esprime parole di sconcerto per la situazione che si è venuta a creare. Il segretario generale cittadino, Lillo Oceano, ha additato i fatti “inconcepibili” con cui le istituzioni si stanno confrontando, le circostanze negative frutto di una “mancata programmazione” che si è sposata con la mancata “manutenzione ordinaria e straordinaria, assente da anni“. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. “Ancora una volta – conclude Oceano – la sordità della politica rischia di far diventare questo territorio un luogo irrimediabilmente senza speranze, dove non esistono ragionevoli garanzie sulla incolumità, la sicurezza dei luoghi, la mobilità, i servizi indispensabili. Un luogo dove non esistono le condizioni basilari per una esistenza dignitosa e tantomeno per lo svilupparsi di attività economiche”.

Una nota di colore, infine, rende bene l’idea della confusione sovrana dalle parti del Comune: il numero del Pronto Soccorso Sociale attivato dall’Amministrazione è rimasto irraggiungibile per l’intera giornata odierna. Un disservizio programmato, perché, secondo l’assessore Santisi, l’idea era quella di rodare il punto d’assistenza solo dalle 18 di oggi. A causa di una dimenticanza nella redazione del comunicato stampa, l’informazione non era stata data ai media. Un disguido nel caos reboante: giusto per non farsi mancare nulla.

Condividi