Lampedusa, due anni fa la strage di migranti: 366 vittime

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Erano partiti da Misurata, in Libia: cittadini eritrei, somali, ghanesi, come tanti altri migranti in cerca di un futuro migliore. Trovarono la morte a poche miglia dalla loro meta, il porto di Lampedusa, in una catastrofe marittima che provocò 366 vittime, causata da un incendio e dal successivo rovesciamento dell’imbarcazione (un peschereccio di 20 metri) su cui avevano trovato posto. La strage di Lampedusa si consumò così, a poche decine di metri dall’Isola dei Conigli. Le operazioni di soccorso consentirono di salvare circa 150 superstiti. In seguito al naufragio il governo, all’epoca guidato da Enrico Letta, decise di rafforzare le attività di pattugliamento del Canale di Sicilia dando vita all’operazione Mare Nostrum, missione militare con lo scopo di prevenire il ripetersi delle tragedie del mare.

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