Calabria, il sindacato Conf.s.a.l. Unsa proclama lo stato d’agitazione del personale giudiziario

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“In occasione della visita del ministro della Giustizia in Calabria (martedì sarà a Vibo Valentia e Castrovillari e mercoledì a Lametia Terme), per rendersi conto di persona delle problematiche dei relativi Tribunali in materia di processo civile telematico, il Sindacato CONF.S.A.L. UNSA, per il tramite del segretario regionale Iannò Antonino, proclama lo stato d’agitazione di tutto il personale del Ministero della Giustizia in Calabria, inviando alle Prefetture delle varie Province calabresi la relativa comunicazione, che potrà sfociare per il prossimo futuro, nella proclamazione di una giornata di sciopero ed in ulteriori azioni di protesta”, scrive in una nota Antonino Iannò. “La presenza del Ministro in Calabria, è l’occasione per mandare un messaggio forte alle istituzioni, perché, precisa il segretario regionale della CONF.S.A.L. UNSA, il personale giudiziario è il più bistrattato, in quanto la cronica ed eccessiva carenza di organico, a fronte di delicati compiti istituzionali, comportano un superlavoro e situazioni lavorative inaccettabili, cui si aggiungono lo stato di degrado di alcuni palazzi di giustizia e delle carceri e le cattive condizioni di sicurezza in cui bisogna lavorare. Al Tribunale di Vibo Valentia –prosegue– dove il ministro va a fare la prima visita, su 61 dipendenti in pianta organica, ne sono rimasti 51, di cui tre in gravi condizioni di salute, e delle restanti 48 unità, 15 rivestono la figura di ausiliario, che per la gran parte espletano mansioni superiori, per mandare avanti gli uffici. Per fare altri esempi, al Tribunale di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, mancano 14 funzionari su 18 previsti in pianta organica. Al Tribunale di Catanzaro l’Ufficio G.I.P. – G.U.P. e la sezione dibattimentale sono stati accorpati ed il personale è costretto a lavorare per entrambi i settori, a seguito della carenza di dipendenti. Il Giudice di Pace di Locri, ha accorpato 6 Uffici del circondario e le unità previste in pianta organica (sei), sono rimaste invariate. Ai servizi sociali per adulti di Cosenza (U.E.P.E.) –aggiunge– sono rimasti in servizio solo due assistenti sociali, più una in part time, su 21 previsti in pianta organica. A questo si aggiunge che le risorse per la produttività del personale, vengono sempre più ridotte, ed il ministero della Giustizia, insieme al Ministero dei Beni Culturali, è l’unico a non disporre di una legge speciale per il finanziamento della produttività dei propri dipendenti. A ciò si aggiunge l’elemosina stanziata nella legge di stabilità, per il rinnovo del contratto di lavoro, circa 4 euro netti. Il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria è l’unico Dipartimento di tutti i Ministeri a non aver effettuato le riqualificazioni del personale, ad eccezione di una progressione economica. E’ una vergogna che il ministero della Giustizia, si trovi in queste condizioni. Il ministro ne prenda atto e si assuma le Sue responsabilità”, conclude.

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