Aeroporto dello Stretto, Santoro: “negli ultimi 10 anni bocciati i bilanci della Sogas”

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aeroporto dello stretto“Le ultime vicende reggine riguardanti la società di gestione dell’Aeroporto di Reggio Calabria e la Camera di Commercio impongono alcune riflessioni: la CCIAA di Reggio Calabria da oltre 10 anni, nel silenzio assordante della politica reggina e col voto unanime di tutte le Associazioni di Categoria, ha bocciato i bilanci della Sogas denunciandone pubblicamente tutte le storture e le inadeguatezze che presentavano. Una politica miope, prima di sinistra, ora di destra, spesso di centro, non dando minimamente peso a quanto da noi ostinatamente denunciato, ha volutamente condotto la Sogas ad un punto drammatico di non ritorno” scrive in una nota il vice presidente vicario Giovanni Santoro. “È evidentemente ingeneroso riversare ora tutte le colpe sul Dott. Carlo Porcino, che pur ha responsabilità evidenti. Giova ricordare – prosegue– che negli ultimi 15 anni il Comune di Reggio Calabria, la Provincia e la Regione Calabria hanno contribuito, sedendo nel Consiglio di Amministrazione della Sogas, alla gestione ed alla distruzione della stessa. È sinceramente incredibile che ora, quando si sta puntualmente avverando quanto dalla Camera di Commercio ha denunziato negli anni, si accusi la stessa di non voler intervenire economicamente a sperperare ulteriore denaro pubblico nell’impossibile salvataggio della società di gestione. Non indichiamo volutamente suggerimenti idonei alla soluzione di questo profondo stato di crisi gestionale. Lo abbiamo fatto ripetutamente, come da verbali delle assemblee Sogas, attirandoci negli anni critiche e reprimende feroci, a volte decisamente sopra le righe. Siamo ovviamente disponibili a fornire un contributo di idee tenendo conto della minima quota azionaria (0,006%) detenuta dalla Camera di Commercio.

Rimane solo l’amarezza –aggiunge–  in una città dove anche la speranaeroporto-dello-strettoza è oramai commissariata, rendersi conto che ancora una volta gli amministrati sono sicuramente migliori degli amministratori. Per quanto attiene invece le vicende interne alla Camera di Commercio sembra opportuno fare una attenta riflessione serena e rigorosa: I fatti degli ultimi anni, come sempre capita, raccontano una loro spietata verità. Una verità incontestabile, che descrive la Camera di Commercio di Reggio Calabria come un Ente pubblico della nostra regione virtuoso, operante nel pieno rispetto delle norme; un Ente pubblico mai sfiorato da episodi di illegalità di natura gestionale o economica e ai cui amministratori sono stati unanimemente riconosciuti, anche in prestigiosi ambiti istituzionali nazionali, attestati di buona e corretta amministrazione. Certificato che, grazie al lavoro operoso di tutto il Consiglio Camerale e della Giunta, si è riusciti nel corso degli ultimi lustri a risanare economicamente l’Ente garantendo solidità economica e tranquillità gestionale. Questo investendo ad oggi oltre 20 milioni di euro in attività di promozione e sostegno alle aziende ed al territorio provinciale. L’emissione degli ultimi bandi promulgati – ribadisce- ed il successo da essi ancora una volta raggiunto, testimoniano quanto sia reale il grado di autorevolezza che il nostro Ente riveste agli occhi della vera imprenditoria reggina. Considerato tutto questo, ci poniamo una domanda: perché questo tentativo di cancellare, con metodi subdoli, quanto di ottimo è stato fatto dalla Camera di Commercio negli anni trascorsi? Ed infine: perché tutto questo interesse intorno a quello che qualcuno, con simpatico linguaggio naif, ha voluto definire “tesoretto”, non definendolo invece il frutto di sana ed onesta amministrazione di risorse provenienti esclusivamente dalle aziende reggine? Aziende del territorio alle quali bisogna, in via esclusiva, dare concrete risposte oltreché ai loro rappresentati delle associazioni di categoria che hanno il privilegio di sedere nei banchi del Consiglio Camerale”, conclude Santoro.

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