A Reggio si è svolto il convegno “i protocolli del giusto processo”

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“È un onore ospitare per la prima volta questo convegno nazionale nella nostra città: è un ulteriore segno di attenzione positiva verso Reggio Calabria da parte delle istituzioni nazionali, dopo anni di buio e di “etichette negative” per il territorio“. Con queste parole il sindaco Giuseppe Falcomatà, ha aperto i lavori al convegno nazionale “I protocolli del giusto processo”. Due giorni dedicati allo studio, all’approfondimento delle diverse problematiche, tecnico-giuridiche, processuali organizzative, ordinamentali connesse al processo, con lo scopo specifico di ricondurlo sui binari della certezza e del “giusto processo”. “Nella giornata di ieri, abbiamo assistito alla rappresentazione della storia di Giuseppe Gulotta, detenuto ingiustamente per 22 anni – ha proseguito il primo cittadino – la sua storia ci fa interrogare sui tempi della giustizia, troppo lunghi, e ci offre uno spaccato sulla vita in carcere tra regole scritte e non, sull’importanza del lavoro durante la detenzione che salva dalla follia e consente ai detenuti di rimanere vivi”. “È ben noto lo stato in cui versano le carceri italiane e soprattutto quelle del Mezzogiorno – ha chiosato Falcomatà – ma dati molto preoccupanti arrivano anche sulle condizioni dei Tribunali, soprattutto per quanto riguarda i tempi medi dei processi civili, troppo lunghi. Una condizione generale che è ormai diventata una vera e propria emergenza, sulla quale è necessario intervenire al più presto”. “Fondamentale in questo senso è il ruolo dei magistrati, il loro impegno e la passione civile che ripongono nell’esercizio della giurisdizione. Tutto ciò va messo a disposizione degli operatori del diritto, di ogni ordine e grado, affinché vi possa essere una riflessione più ampia sulla riforma della giustizia”, ha concluso il sindaco Falcomatà.

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