A Catanzaro i funerali di Marco Gentile: “non sporcate il dolore con rancore”

StrettoWeb
LaPresse/Andrea Di Grazia

Una folla commossa, composta soprattutto da ragazzi e ragazze, ha partecipato questo pomeriggio ai funerali di Marco Gentile, il diciottenne ucciso a coltellate dal coetaneo Nicolas Sia sabato scorso a Catanzaro. Nonostante la pioggia in centinaia hanno riempito i banchi e il sagrato della chiesa del Sacro cuore del quartiere Lido. Al centro della navata la bara bianca coperta di rose di identico colore. Sopra il feretro la maglia della Juventus e una sciarpa del Catanzaro, a ricordare la passione per il calcio di Marco. Dal pulpito don Mimmo Battaglia durante l’omelia si e’ rivolto alla madre del giovane ucciso: “Mamma Anna so che forse e’ ancora troppo presto per chiedertelo ma vorrei che tu prendessi nel tuo cuore tutti questi ragazzi come tuoi figli”. Poi si e’ rivolto direttamente agli amici di Marco: “Fate in modo che questa morte non sia inutile, seminate nel vostro cuore e in quello dei vostri familiari il seme della pace. Non sporcate le lacrime di dolore con il rancore”. Il vescovo della citta’, monsignor Vincenzo Bertolone, impossibilitato a partecipare alla funzione, ha inviato una lettera ai familiari che e’ stata letta al termine della cerimonia funebre. Il vescovo, oltre a stringersi al dolore dei familiari di Marco, ha dedicato un pensiero anche a Nicolas Sia: “Che il Signore lo aiuti a comprendere cosa ha fatto”. L’uscita della bara, portata a spalla dagli amici di Marco, e’ stata accompagnata da un lungo applauso e dal lancio di palloncini bianchi e neri a forma di cuore.

Foto d’archivio

 

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