Reggio, Ripepi: “chi ha scritto il decreto del Piano Nazionale degli Aeroporti vuole cancellare il nostro aeroporto”

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Reggio, conferenza stampa dei consiglieri comunali di opposizione alla giunta di centro-sinistra Ripepi, Matalone, Maiolino, Caracciolo sulla crisi dell’aeroporto dello Stretto

Ripepi

La crisi ed il rilancio dell’aeroporto dello Stretto al centro della conferenza stampa convocata dai consiglieri comunali di minoranza Ripepi, Caracciolo, Maiolino, Matalone. Per Massimo Ripepi: “chi ha scritto il decreto del Piano Nazionale degli Aeroporti vuole cancellare il nostro aeroporto, si è innescata una micidiale bomba ad orologeria che scoppierà per decreto alla fine del 2018. Chiunque stia pensando di fare una società unica di gestione con Lamezia, o non ha letto il decreto, o lo ha letto, e vuole sancire la chiusura del nostro aeroporto”. Il decreto – prosegue– prevede per far rimanere il nostro aeroporto di interesse nazionale due sole ipotesi: che si arrivi alla parità di bilancio e che si crei una politica di sviluppo industriale che soddisfi un preciso bacino di utenza entro tre anni. Il decreto prevede altresì al punto 10 che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti promuova intese con altre amministrazioni ed altri enti. Per potere tentare l’impossibile è necessaria una immediata strategia industriale che preveda: la nuova società di gestione, con l’ingresso di nuovi partner pubblici e istituzionali, coinvolgimento e sinergie con l’Aeroporto di Catania, bacino d’utenza dell’Area Metropolitana dello Stretto siculo-calabra comprese le isole eolie, progetto di mobilità intermodale, queste le linee guida del Consigliere Ripepi per la salvaguardia ed il rilancio del Tito Minniti. Chiamare dentro la società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto anche le ferrovie e poste italiane, significa valutare il grado di interesse del governo rispetto l’ipotesi di mantenere in vita lo scalo reggino. I presupposti – aggiunge– ci sono tutti il bacino d’utenza Reggio – Messina Isole Eolie ha un potenziale di tre milioni di possibili viaggiatori che devono essere messi in condizione di avere convenienza a partire ed arrivare nell’aeroporto dello stretto. La sinergia con Catania , che hai volumi odierni di traffico nelle ore di punta satura il suo scalo porterebbero altre convenienze in grado di rendere competitivo il Tito Minniti. La paventata ipotesi di società unica di gestione calabrese porterebbe al suicidio lo scalo reggino basta leggere con attenzione il decreto del governo sul piano degli aeroporti. L’uomo giusto per far sedere allo stesso tavolo Regione Calabria e Sicilia Città di Reggio e Messina ed i partner pubblici Ferrovie e Poste Italiane potrebbe essere il sottosegretario reggino Marco Minniti che ha l’autorevolezza politica ed istituzionale per permettere un lieto fine alla vicenda dell’Aeroporto dello Stretto. Altrimenti ci avvieremmo verso il disastro della chiusura precludendo così ogni ipotesi di crescita e di sviluppo del nostro territorio …”, conclude Ripepi

Per il consigliere Matalone “cio’ che emerge durante l’ultima Legislaeroporto-dello-strettoatura, è la particolare inadeguatezza del Sindaco…. Sarebbe necessaria la sinergia con la città Metropolitana di Messina, ma chi va a parlare con il Sindaco di Messina visto che il nostro Sindaco non è in grado? … siamo molto preoccupati … “… Sarebbe necessario prestare molta attenzione circa l’Aeroporto, in quanto è importante come volano della nostra città, se Reggio vuole diventare città turistica …”, conclude il consigliere

Per Antonino Maiolino “il Governo Renzi non finisce mai di stupirci in negativo, così come la Giunta comunale che tramite il suo assessore ai trasporti prende in giro i cittadini parlando di attenzione alla mobilità urbana. La vera attenzione al bene della città la stiamo dimostrando noi che, al di là del colore politico, cerchiamo sempre di trovare una soluzione di buon senso come chiedere la liquidazione della Sogas con la salvaguardia dei posti di lavoro e la creazione di una nuova società che riesca finalmente, attraverso scelte strategiche, a salvare e rilanciare l’Aeroporto Tito Minniti. Abbiamo presentato- prosegue– oggi in una conferenza stampa una mozione per salvare l’aeroporto dello Stretto, pur sapendo che il consiglio di amministrazione fu nominato da una Giunta di centrodestra, oggi ne chiediamo la liquidazione perché per noi è inefficiente e quello che è importante non è guardare se una cosa l’ha fatta il centrodestra o il centrosinistra ma capire se può servire o meno ai cittadini. Noi ci stiamo dimostrando un opposizione seria, purtroppo non si può dire lo stesso di un centrosinistra sordo che sta facendo il male di Reggio”, conclude il consigliere.

Per ultimo le dichiarazioni di Mary Caracciolo: “dalla Campagna Elettorale, la maggioranza ha sempre parlato di rilancio dell’Aeroporto di Reggio, ma ad oggi a 10 mesi di legislatura Falcomata’ nulla di concreto è stato fatto. Con la Mozione Ripepi è stato proposto di costituire un “tavolo tecnico permanente”, quale atto concreto per rilanciare l’Aeroporto dello Stretto. Le ultime vicende –prosegue– che hanno interessato l’Aeroporto, quella Alitalia e l’eliminazione della tratta milanese, hanno causato non pochi disagi, rendendolo inefficiente. L’Aeroporto è interesse di tutti, pertanto necessità una concertazione con le altre istituzioni e in tal contesto il tavolo tecnico puo’ rappresentare un’opportunità per passare ai fatti a prescindere il colore politico, infatti solo se tutti saremo uniti è possibile realizzare il bene della nostra città. …”, conclude il consigliere

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