Reggio, alcune precisazioni sul futuro del corpo della Polizia Provinciale

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Autovettura Polizia ProvincialeLa Funzione Pubblica CGIL di Reggio Calabria – Locri -scrive in una nota la segretaria Alessandra Baldari- ritiene che sia giunto il momento di fare chiarezza su quanto sempre più spesso viene comunicato e dato per scontato circa il futuro del personale del Corpo di Polizia Provinciale dopo la riforma Del Rio e verso la costituzione della Città Metropolitana. Infatti, se è vero che la sovrapposizione di disposizioni normative, circolari e pareri hanno creato confusione ed incertezze, è anche ormai consolidato, dopo la pubblicazione del DL 78/2015 che chiarezza è stata fatta e che, insieme alla possibilità di trasferire parte del personale interessato presso i Comuni che siano nelle condizioni previste dalle norme (comma 1, art. 5 DL 78/15: fabbisogno di personale, patto di stabilità, sostenibilità della spesa etc.), a svolgere funzioni di polizia municipale, è altrettanto previsto dalla norma e quindi possibile che non si disperda la professionalità tipica di questi lavoratori che è quella di svolgere funzioni di vigilanza ambientale ed ittico venatoria. Ciò significa che –prosegue–  in virtù del combinato disposto di cui ai commi 2 e 3 del DL 78/2015, convertito con legge 125/2015, la Regione Calabria entro il 31.10.2015 potrebbe, nell’ambito della legge di riordino generale dell’attività ambientale ed ittico venatoria, istituire un Servizio di vigilanza ambientale con la relativa ricollocazione del personale delle polizie provinciali calabresi già formate professionalmente ed idonee ad intervenire prontamente nella prevenzione, contrasto e repressione dei relativi illeciti penali e amministrativi, cioè in attività che non solo garantiscono il rispetto della legalità, ma sono notoriamente anche remunerative. Inoltre, il Decreto prevede ancora un’altra opzione assolutamente percorribile e su cui già da tempo le OO.SS. hanno avviato la discussione con gli Organi Istituzionali competenti, ovvero la possibilità che in ogni caso, ove al 31 ottobre 2015 la Regione non dovesse provvedere in tal senso, le Città Metropolitane ed Aree vaste, possono trattenere il personale di polizia provinciale per l’assolvimento delle loro funzioni fondamentali, individuate dalla legge Del Rio nr. 56/2014 ; Pertanto –aggiunge– al fine di contribuire a fornire una rappresentazione veritiera della situazione in atto, si deve affermare che l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria non è assolutamente obbligata a farsi carico del personale della Polizia provinciale che invece potrebbe continuare a svolgere questo tipo di funzione per la Città Metropolitana, solo a seguito di istituzione del Servizio di Sorveglianza regionale sopra menzionato e poi delegato dalla Regione alla Città Metropolitana, insieme a tutte le altre funzioni così come già concordato con successo al tavolo dell’Osservatorio Regionale. È peraltro il caso di far osservare che la stragrande maggioranza del personale in servizio presso l’attuale Polizia Provinciale di Reggio Calabria ha già manifestato la esplicita volontà di espletare il servizio nei ruoli di vigilanza ambientale ed ittico venatoria della Regione Calabria o, in seconda istanza, nelle funzioni fondamentali della nascente Città Metropolitana”, conclude Baldari.

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