Messina, Tinaglia: “l’antimafia si fa con atti concreti e non con gli slogan”

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“Dopo che il Prefetto Trotta è stato costretto, nel rispetto dei propri compiti istituzionali, a richiamare ancora una volta l’amministrazione Comunale, crediamo che sia necessaria una riflessione su quanto accaduto. La “difesa” del Sindaco che dichiarava di non essere a conoscenza dell’esistenza del protocollo antimafia, dichiarazioni sconfessate dall’intervento puntuale ed argomentato dell’Avv. Vernaci, sono la conferma di un clima teso e di una oggettiva incapacità dell’amministrazione Accorinti” afferma in una nota il rappresentante di Reset Alessandro Tinaglia. “Incapacità Amministrativa ed istituzionale. La reazione del Sindaco, come sempre violenta e non consona al ruolo, conferma come esista una differenza sostanziale tra gli slogan e le azioni amministrative. Ricordiamo alla Città –prosegue– che nel mese di Gennaio 2014 reset consegnò all’Assessore Panarello la proposta di adesione del Comune di Messina alla “Carta di Pisa”. Tale proposta fu tramutata dall’Assessore Panarello in una delibera di Giunta che alleghiamo in copia e che ci risulta essere stata bocciata. Ad oggi infatti non risulta alcun atto amministrativo che vada nella direzione tracciata dalla Carta di Pisa né il Comune di Messina risulta tra gli aderenti. Signor Sindaco – conclude– invece di indignarsi e gridare al complotto si limiti ad amministrare e ad ammettere gli errori sin qui inanellati. Questo clima non è più accettabile così come non è accettabile che la città continui a restare ferma al palo”.

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