Messina, in Aula si discute del nulla: una tenda e quella sfiducia che non arriva mai

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Il primo cittadino difende l’assessore Ialacqua dopo la partecipazione al corteo degli antagonisti. Urla e strepiti dai banchi del Consiglio, ma senza rotture effettive

aula palazzo zancaUna riunione fiume che si è conclusa, fra molte polemiche, con un nulla di fatto. La sessione del consesso civico per discutere sull’opaca solidarietà offerta dal Sindaco ai Vigili Urbani dopo il caso della tenda montata a Piazza Pugliatti è stata più che altro l’occasione giusta per certificare il malcontento dell’Aula di fronte alle sortite della squadra di governo. Non a caso, fatta eccezione per l’assessore Perna, la Giunta si è presentata al completo: un messaggio politico indirizzato a quanti vogliono sfiduciare Accorinti e un modo di dimostrare che l’universo che fa capo al sindaco è ancora compatto, in grado di agire in maniera coerente e senza fratture interne.

La richiesta di dimissioni nei confronti dell’assessore Ialacqua, piovuta da più parti, è stata quasi unanime e d’altronde non avrebbe potuto essere diversamente: o si sta con le istituzioni e con chi difende la cittadinanza, o ci si schiera in maniera “complice e solidale” con due soggetti arrestati per violenze nei confronti di un vigile urbano. Le minacce della Cisl, con lo sciopero proclamato e con le dimissioni paventate dagli agenti del Corpo, stanno lì a testimoniare il malcontento delle forze dell’ordine. Una soluzione intermedia, al netto delle diavolerie retoriche, era praticamente impossibile su questo piano.

Giornata dello Stretto (62) - AccorintiPer Accorinti, però, la comparsata del suo assessore all’iniziativa degli antagonisti è stata montata ad arte, “fino a farla diventare un caso di Stato“. Parole che hanno scatenato l’ira di diversi esponenti consiliari, da Forza Italia all’Udc passando per il Pd e per i Dr. In tal senso la critica si è rapidamente estesa all’operato dello stesso assessore e del primo cittadino, accusati di essere più di lotta che di governo, nonostante la fiducia incassata dalla città.

Posizioni critiche, con toni e sfumature differenti, sono state espresse da Nina Lo Presti, Luigi Sturniolo e Ivana Risitano.  La prima, in particolare, ha puntato l’indice contro l’Aula, accusata di fare opposizione su tematiche di basso rilievo, facendo perder tempo alla città e distogliendo il consesso dai temi importanti per la popolazione. Una posizione condivisa da Sturniolo, che ha invitato a ridimensionare il caso e a valutare con meno partigianeria la vicenda. Su posizioni combattive, invece, l’esponente di Cambiamo Messina dal Basso, sorella di uno dei leader del Collettivo Pinelli (Claudio Risitano). Intervenendo in aula, la consigliera ha ricordato come Accorinti abbia ereditato una situazione disastrosa ed il tentativo di addebitare all’attuale Giunta lo stato di degrado in cui versa la città sarebbe – a suo giudizio – ingeneroso o malevolo.

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