Messina, il bilancio delle Fiamme Gialle. Un’estate intensa fra lavoratori in nero e scontrini inesistenti

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Il corpo si è mosso lungo tutto il territorio provinciale, riscontrando notevoli irregolarità. Alcune sono eclatanti…

Gdf – foto LaPresse

Hanno battuto la provincia in lungo e largo per stanare eventuali illeciti: sono gli uomini delle Fiamme Gialle, che durante la stagione estiva hanno scoperto ben 81 lavoratori in nero operanti in barba alle leggi. Ha destato particolare scalpore, fra gli uomini del corpo, il caso di Santa Teresa di Riva, laddove un lido adibito a discoteca impiegava ben 7 lavoratori in nero e 3 irregolari: la Finanza, segnalando la società all’Ispettorato del Lavoro, ha indicato la necessità di sospendere le attività. Stessa sorte sarebbe toccata ad un ristoratore di Santa Lucia del Mela, colto con 7 lavoratori in nero su 11 dipendenti totali. Per lui l’alternativa è stata duplice: o la chiusura dell’esercizio o la repentina messa in regola del personale.

Non è andata meglio ai venditori di marchi contraffatti, con il sequestro di quasi 18.000 prodotti e la denuncia di 11 persone all’autorità giudiziaria. Spazio anche al controllo delle stazioni di servizio, onde evitare furti e truffe da parte dei rifornimenti: trenta stazioni sono finite sotto la lente d’ingrandimento degli agenti e sono state riscontrate irregolarità nel 38% dei casi.

Seicentonovanta sono invece state le violazioni certificate in tema di emissione di scontrini su 1518 controlli, con una crescita esponenziale dell’illegalità nei mercati e fra gli ambulanti. Numerosi, infine, i controlli nelle discoteche e nei locali pubblici per il contrasto allo spaccio, con 14 segnalazioni al Prefetto per detenzione finalizzata all’uso personale e una denuncia per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

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