Messina, i vigili non ci stanno più: sciopero contro Ialacqua

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Lo ha deciso l’assemblea del personale tenutasi stamane all’interno del Salone delle Bandiere: il Corpo è allo sbando e gli agenti incroceranno le braccia

Calogero Emanuele - Piero AllegraTutto da copione. Come avevamo annunciato stamane la “solidarietà e complicità” espressa da Ialacqua agli antagonisti del Collettivo Pinelli ha destato lo sconcerto delle forze sindacali, prima fra tutte la Cisl. «Non può essere sufficiente la solidarietà e neanche la piena difesa del corpo di Polizia Municipale da parte dell’assessore Cacciola. Troppo facile dire “siamo solidali”, ma qui parliamo della Polizia Municipale e dei suoi operatori che sono sulla strada 24 ore al giorno per garantire l’ordine pubblico e il controllo del territorio». Lo ha detto Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp di Messina, nel corso dell’affollata assemblea del personale dei Vigili Urbani tenutasi questa mattina all’interno del Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca e alla quale era presente anche il Coordinatore del settore della Cisl FP Piero Allegra.

daniele ialacqua«I vigili urbani – ha denunciato Emanuele – non hanno nessuna garanzia per la loro incolumità e per la loro sicurezza perché l’Amministrazione, di fatto, con le proprie dichiarazioni e con il proprio comportamento, autorizza una qualsivoglia autonoma iniziativa. E non può bastare la dichiarazione del Comandante che, stranamente, ancora una volta dichiara che “non starà un giorno di più al comando e si occuperà solo dell’Avvocatura”».

L’assemblea di questa mattina ha deciso di andare avanti sino allo sciopero. «C’è in gioco il vivere civile e sociale di una collettività che viene messa a rischio per la superficialità con la quale questa Amministrazione affronta la vicenda. Il problema non è solo quello dell’incolumità e della delegittimazione. C’è un corpo allo sbando, un organico ridotto oltre ogni parametro minimo con il personale provato e prossimo alla pensione. L’Amministrazione deve riflettere – ha concluso Emanuele – perché i lavoratori della Polizia Municipale sono pronti alle dimissioni con richiesta di mobilità in altri servizi».

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