Dieci esponenti difendono la sospensione e puntano l’indice contro l’esponente consiliare: chi persegue politiche discriminatorie non può stare nel partito
“Quelle affermazioni non solo sono in netto contrasto con i valori, gli ideali e lo spirito della comunità dei militanti del Partito Democratico, di cui il consigliere fa parte, ma non possono essere tollerate in un contesto civile, dove nessuno può permettersi di seminare odio alimentando i pregiudizi” affermano gli stessi rivendicando la mission del soggetto politico cui appartengono: elaborare politiche d’inclusione, di abbattimento dei pregiudizi e di estensione dei diritti civili. Da qui la richiesta al gruppo consiliare di prendere le distanze dalle dichiarazioni ritenute scandalose, accelerando l’approvazione del Registro delle Unioni Civili che tarda ad arrivare.