Messina, Accorinti ad Alfano: servono più vigili per controllare il territorio

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Il sindaco mette in agenda anche l’impiego dei detenuti a favore della collettività

polizia municipale messinaIl sindaco, Renato Accorinti, e il vicesindaco, Guido Signorino, hanno partecipato stamani a Roma alla riunione del Coordinamento Nazionale delle Città Metropolitane. A seguito della riunione preliminare, i Sindaci si sono incontrati con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per approfondire le proposte per la sicurezza urbana e, in particolare, il disegno di legge che estende le competenze dei Sindaci.

accorinti e signorinoTra i vari aspetti affrontati con il Ministro, il sindaco Accorinti ha posto in particolare la questione relativa agli organici dei Vigili Urbani, proponendo di stralciare la materia delle assunzioni per la sicurezza dai vincoli assunzionali cui sono soggetti gli enti locali. Il sindaco Accorinti ha ancora proposto di snellire le procedure di assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e di introdurre procedure automatiche di coordinamento e attivazione delle forze di pubblica sicurezza per il controllo del territorio – in particolare nel contrasto a fenomeni diffusi di abusivismo -, ponendo anche la questione del conferimento del titolo di Agente di Polizia Amministrativa per il personale esposto a particolare pressione nel contatto con il pubblico (ad esempio, i controllori del servizio di trasporto pubblico) e la necessità di attivare sistemi di impiego dei migranti che evitino il fenomeno dell’accattonaggio e costituiscano una positiva attivazione finalizzata anche al loro inserimento sociale.

Angelino Alfano - foto LaPresse
Angelino Alfano – foto LaPresse

In un incontro privato con il Ministro, il sindaco Renato Accorinti ha ripreso il tema delle assunzioni dei vigili urbani, esponendo in particolare la questione dei vigili con contratto a tempo determinato a vario titolo del Comune di Messina, e ha esposto i progetti di inclusione dei detenuti e le iniziative in corso a Messina in questa direzione.

La riunione precedente aveva anche affrontato questioni finanziarie dei Comuni (esclusione dal patto di stabilità delle spese di cofinanziamento dei fondi europei e dei proventi derivanti dalle violazioni del codice della strada, che non costituiscono risorse “ordinarie” pubbliche, ma risorse “aggiuntive”). Soprattutto, in vista della legge di stabilità 2016, il Coordinamento delle Città Metropolitane ha rigettato la proposta di ulteriore taglio delle risorse ai Comuni (ricordiamo che la sola città di Messina ha subìto una decurtazione di 14 milioni nei trasferimenti complessivi nel 2015, dopo un taglio di oltre 7 milioni nel 2014). E’ stato anche affrontato il tema dell’emergenza abitativa, chiedendo nuovi criteri per il fondo morosità incolpevole, e la prosecuzione del fondo affitti. E’ stata anche richiesta una modifica della norma relativa al taglio delle utenze dei servizi sociali.

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