Inibizione di Oliverio, Wanda Ferro: “i calabresi hanno capito chi parlava di una nuova Calabria e chi bluffava”

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Wanda Ferro: “Oliverio vinse le elezioni a novembre grazie alla deflagrazione del centrodestra ed alla più bassa partecipazione mai registrata, fu un voto “dopato” che oggi mostra i suoi effetti collaterali”

Oliverio (1) Di seguito una dichiarazione della vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro:

L’inibizione patita dal governatore Oliverio – afferma Wanda Ferro–  è il corollario di nove mesi terribili che hanno ulteriormente aggravato la situazione della Calabria. Il Presidente vinse le elezioni a novembre grazie alla deflagrazione del centrodestra ed alla più bassa partecipazione mai registrata, fu un voto “dopato” che oggi mostra i suoi effetti collaterali. Mai la Regione era caduta così in basso, con il rimpasto di una “minigiunta” dopo cinque mesi e il primo caso nella storia della Repubblica di un Governatore inibito: un triste primato, il primo governatore (e l’unico) ad essere destinatario di un provvedimento diinibizione da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Ed al contrario del caso rimborsopoli –prosegue Ferro- per una vicenda che gli appartiene in pieno. Inascoltabili le sue dichiarazioni, per cui la norma sarebbe controversa ed applicabile ai direttori e non ai commissari, Oliverio avrebbe poi aggiunto che per quanto riguarda le nomine il potere rimane nella competenza della giunta: sconcertante pensare ad una giunta che continui ad operare le nomine in presenza di un Governatore inibito. Responsabilmente, anche se la norma fosse controversa, avrebbe avuto il dovere politico di accettare i suggerimenti dell’Autorità Anticorruzione senza attenderne la pronuncia formale.

Oliverio – aggiunge- ne prenda dunque atto e riconosca che la sua cocciutaggine wanda-ferrosta portando la Calabria agli onori della cronaca peggiore che i nostri cittadini non meritano: tenti di restituire dignità all’istituzione che rappresenta evitando di ricorrere contro il provvedimento di inibizione. Invece appare ostinato a restare in sella, nonostante una palese incapacità a governare (proprio come il sindaco di Roma, segno che il nuovo corso del Partito Democratico è devastante in tutto il Paese), incurante e per nulla preoccupato delle macerie che stanno seppellendo la Regione: facendo calcoli di partito ci converrebbe che restasse in carica, perché ogni giorno che passa il PD perde migliaia di voti, ma a pagare l’inadeguatezza del Governatore sono i cittadini che assistono basitiall’immobilismo e all’incapacità di risolvere anche il più piccolo dei problemi. Mi piacerebbe chiedere oggi ai calabresi se hanno compreso chi parlava realmente di una nuova Calabria e chi bluffava, ma è ancora più curioso capire come potrà andare avanti oggi la Regione. Del resto chi ha richiamato Oliverio a un’azione incisiva di rimozione delle illegittimità in essere non ha ricevuto risposta, mentre lo scontro in atto nel PD e la stasi assoluta che si registra nelle stanze regionali inducono a pensare che la Calabria abbia dinanzi a sé un futuro sempre più incerto e precario. Non c’è traccia – conclude– di un solo provvedimento, di una sola iniziativa, di una sola azione positiva, laCalabria ai tempi di Oliverio è la regione più triste e solitaria d’Italia. Tra due mesi Oliverio dovrebbe festeggiare il primo anno da presidente, e lo farà da solo. Ne prenda oggi atto con dignità”.

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